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La lettera

Michael, bergamasco nell’Australia che brucia: “Cosa resterà di questo bel Paese?”

La preoccupazione di Michael Tosi, originario del quartiere di Colognola, in Australia dal febbraio 2013 e che dal luglio 2018 vive a Kurunjang

Pubblichiamo la lettera che ci ha inviato Michael Tosi, originario del quartiere di Colognola, in Australia dal febbraio 2013 e che dal luglio 2018 vive a Kurunjang, a 44 km nord-ovest da Melbourne, preoccupato per gli incendi che stanno devastando il Paese.

“In tutti questi anni in Australia non ho mai visto una situazione del genere. La nebbia ce l’abbiamo anche noi in inverno, specialmente considerando che dove vivo io è considerata una zona rurale, o del “country” come direbbero gli Australiani e siamo circondati dai campi agricoli.

Ma questo che vedete nelle mie foto, è ancora il fumo degli incendi che continuano a bruciare l’Australia.

Australia che brucia

I più vicini a me in questo caso, sono a più di 400 km di distanza e continuano a bruciare nell’est dello stato del Victoria.

Come noi, tante cittadine Australiane sono affette dal fumo. Melbourne in Victoria, Canberra in Australian Capital Territory e Sydney nel New South Wales specialmente. Infatti è proprio nel NSW dove si trovano gli incendi più grossi.

Ad oggi, in tutta l’Australia sono bruciati 10,700,000 ettari di terreno, più di 2204 case e una stima di 800 milioni di animali.

Queste sono foto scattate da me, il 14 di gennaio 2020, ore 7:30 della mattina ora locale, mentre andavo al lavoro.

Per avere un’idea della tragedia date un occhio a queste immagini satellitari.

Questo fumo, che respiriamo giornalmente ha davvero effetti negativi sulla gente. Crea problemi respiratori e chi soffre già di questi problemi può essere addirittura letale.

Cosa resterà di questo bellissimo Paese?”

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