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Iran, il mito di Soleimani traballa. Le proteste incendiano Teheran

Luca Fortis è un giornalista professionista freelance, laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla Cattolica di Milano, che ben conosce il mondo arabo e l'Iran. Proponiamo una sua analisi pubblicata da Insiderover.it

Proponiamo un’analisi di Luca Fortis, pubblicata da Insiderover.it., sulla situazione attuale in Iran. Qui potrete leggere la prima parte, il resto dell’articolo sul sito Insiderover. 

Gli iraniani hanno accolto la notizia della morte del generale Qasem Soleimani con più indifferenza di quello che può sembrare dalle immagini dell’imponente funerale di Stato. La maggior parte della gente ha seguito le notizie dalla tv e più che altro era preoccupata che, dopo la rappresaglia iraniana, gli Stati Uniti potessero decidere di attaccare l’Iran. Non che gli iraniani amino particolarmente il presidente americano Donald Trump e le sue politiche, ma non amano troppo, in molti casi, quelle della Repubblica islamica. Non può essere l’uccisione del generale Soleimani a far dimenticare che nel mese di novembre sono scoppiate sommosse e proteste in tutto il paese. Proteste portate avanti dai più poveri. Persone che fino a poco tempo fa erano lo zoccolo duro del sostegno di un regime che oggi i sondaggi ritengono essere sempre meno amato dalla popolazione.

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