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Sabato

Treviglio, a 89 anni Maria presenta il suo nuovo romanzo ‘Capolinea’: “Non è l’ultimo”

L'ex insegnante e dirigente scolastico: "Sento di avere ancora la voglia di fare e scrivere come fossi una ragazza"

Il titolo del nuovo libro “Capolinea” potrebbe sembrare il suggello di una carriera o di un percorso di vita che, considerati gli 89 anni (90 a maggio 2020), sarebbe “normale”. In realtà non è così. Maria Palchetti Mazza, fiorentina di nascita e trevigliese d’adozione dal lontano 1958, presenterà sabato 30 novembre alle 11.30 il suo ultimo romanzo, “Capolinea”, nella cornice del Museo Civico “Coniugi Teresa e Ernesto della Torre”.

L’evento, organizzato grazie all’associazione culturale “Clementina Borghi”, di cui l’autrice è presidente, realizzato col patrocinio del Comune di Treviglio e insieme alla collaborazione di Soroptimist Treviglio e la BCC di Treviglio, sarà moderato da membri dell’associazione e dalla scrittrice e giornalista Gisella Laterza.

“Mi domando a volte se non chiedo troppo a me stessa ma sento di avere ancora la voglia di fare e scrivere come fossi ancora una ragazza – dice l’autrice – Capolinea l’ho concepito nell’inverno di due anni fa, a Firenze, mentre ero in visita da mia sorella Lucia. La storia riguarda questa figura di donna che per tutta l’esistenza inizia e conclude le sue giornate lavorative al capolinea, appunto, del tram. Il luogo non è definito, seppur mi ricordi un po’ la mia Firenze quando, da giovane, prendevo sempre il tramvai”.

La protagonista del romanzo, non più giovane ma ancora curiosa della vita e desiderosa di prenderne in mano le redini, sebbene la sua esistenza si svolga inizialmente all’insegna della solitudine e della monotonia, sale e scende su e giù da un autobus al capolinea del quale inizia e termina la sua giornata lavorativa.

Un bar anonimo come tanti è invece il luogo nel quale si colloca l’evolversi della vicenda che vede uscire la protagonista dalla ritualità monotona della sua vita fino a condurre lei e i coprotagonisti a vivere una serie di colpi di scena che portano ad un inaspettato susseguirsi di eventi. La conclusione del romanzo è uno scenario di inattesa pace e armonia.

“Non pensavo a me stessa ma ho scritto senza un motivo preciso. Il titolo Capolinea non lo sento, nonostante l’età, vicino al mio modo di pensare, anzi. Sto già pensando a un nuovo libro che avrà come protagonista un uomo, questa volta, che insegue un amore e non lo trova… Stiamo a vedere cosa succederà”

Maria Palchetti Mazza nasce a Firenze il 30 maggio del 1930. Studia al liceo classico G. Galilei a Firenze. A 19 anni vince il 1° premio letterario “Viaggio a Praga”. Si iscrive a lettere, indirizzo moderno, all’Università di Firenze. Nel 1953 si sposa con Carlo Mazza, unico amore scomparso nel 2014, e si trasferisce in Lombardia, prima a Scanzorosciate e poi a Treviglio, dove risiede tuttora. Due figlie, una che risiede ad Ancona, l’altra a Treviglio. Quattro nipoti, tre maschi e una femmina.

Insegnante di scuola media diventa poi dirigente scolastico di scuola media inferiore fino all’età della pensione, dirigendo per lungo tempo la scuola “Tommaso Grossi” di Treviglio dove ha realizzato corsi serali di alfabetizzazione per alunni stranieri, le 150 ore (scuola serale per conseguimento diploma scuola media inferiore per studenti lavoratori) i corsi EDA serali, la sperimentazione musicale-lavorazione del legno- bilinguismo nella scuola.

È Presidente dell’Associazione culturale di Treviglio “Clementina Borghi”. Ha scritto una ventina di libri tra poesie, racconti, romanzi, narrativa per ragazzi e testi scolastici di lingua italiana. Capolinea è solo “l’ultimo” di tanti altri. Vincitrice di numerosissimi premi per la partecipazione a concorsi letterari di livello nazionale. Pittrice per diletto, lettrice attenta e vorace.

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