È nata a Brescia nel 2015 e in questi anni, attraverso installazioni ha trasmesso il messaggio che la violenza contro le donne si può fermare cominciando da sé stesse, dalla consapevolezza che esse stesse decidono della propria vita: l’opera relazionale condivisa porta il nome di Viva Vittoria e come forma di espressione ha scelto il lavoro a maglia, metafora di creazione e sviluppo del sé.
Dopo Brescia, Cremona, Biella, Verona, Palma di Montechiaro, Villafranca di Verona, Parma, Odenwald in Germania e Reggio Emilia, Viva Vittoria nelle giornate 23 e 24 novembre arriva a Bergamo.
Per nove mesi, infatti nella sede del progetto contro la violenza sulle donne in via Don Luigi Palazzolo 70 sono stati raccolti 13.900 quadrotti di 50×50 centimetri realizzati a maglia o uncinetto.
Domenica 10 novembre la raccolta, accolta a gran voce, è terminata.
Dai bambini delle scuole elementari come la 3ª A e la 3ª D di Sorisole e le classi quarte di Cavernago, agli incontri proposti agli studenti del Liceo Lussana, ma anche grazie a RSA, CDI, Banche del tempo, Comuni, Hospice, Ospedali, Reti sociali, Biblioteche, numerosi gruppi, comunità e singoli tutti si sono uniti per dire no alla violenza contro le donne. Alternandosi, 30/40 volontari al giorno, dopo aver catalogato e etichettato le opere hanno cucito con del filo rosso quatto quadrati alla volta per creare 3400 coperte che sono oggetto di una raccolta fondi a favore dell’Associazione Aiuto Donna – Uscire dalla violenza e si potranno acquistare in Città Alta durante l’iniziativa dalle 9 alle 19.
A causa della pioggia l’installazione è stata realizzata sotto i portici.
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