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A seriate

Operai ubriachi al volante dopo pranzo: via la patente e maxi multa

Il guidatore del furgone, recidivo per lo stesso reato, ha tentato di seminare gli agenti: rischia una sanzione fino a 4.800 euro

Avevano alzato un po’ troppo il gomito a pranzo i due operai fermati a bordo di un furgone aziendale dalla polizia locale di Seriate. Tanto che il guidatore del mezzo, un 40enne italiano, recidivo per lo stesso reato, aveva un tasso alcolemico pari a 1,49 grammi per litro. Risultato: via la patente, persi 10 punti, segnalazione alla prefettura e per lui in arrivo una maxi multa fino a 4.800 euro.

È successo nei giorni scorsi in via Decò e Canetta. Intorno alle 16.30 il veicolo è stato notato da una pattuglia nelle vicinanze delle piscine seriatesi. Alla vista degli agenti il mezzo ha iniziato a girare più volte nella stessa rotatoria, piuttosto piccola, forse nel maldestro tentativo di seminarli.

Considerato l’insolito comportamento del conducente, i vigili hanno pensato bene di intimare l’alt all’uomo. Si trattava di un operaio, residente nella zona, con a fianco il collega 50enne, che a bordo del furgone della ditta si stava recando in un’azienda di Seriate per una consegna.

Gli agenti hanno capito fin da subito che entrambi i soggetti avevano abusato di sostanze alcoliche. L’uomo al volante ha provato a giustificarsi spiegando di aver bevuto solo un bicchiere di vino a pranzo. Sottoposto all’etilometro, però, gli è stato riscontrato un tasso alcolemico nel sangue pari a 1.49 grammi per litro. All’uomo è stata contestata la violazione penale all’articolo 186 del codice della strada, che prevede una salata ammenda e la sospensione della patente da 8 a 18 mesi, con la comunicazione all’autorità giudiziaria.

Condotto al comando di via Paderno, all’operaio è stata subito ritirata la patente e gli sono stati decurtati 10 punti. Tra l’altro, a seguito di verifiche, il 40enne è risultato già recidivo per la medesima violazione penale in quanto oggetto di una sospensione della patente di guida nel 2007 con decreto di condanna. Il collega se l’è cavata con l’identificazione.

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