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L'intervista

Cristian Fagone: “Quando mi hanno annunciato la stella Michelin stavo per svenire”

Parla lo chef di Impronte, l'ultimo ristorante bergamasco ad aver ricevuto l'ambitissimo riconoscimento della Rossa: "È un sogno che si avvera"

Giovedì mattina. Sono le 11 e regna la calma assoluta da Impronte. Sarà perché a pranzo il locale di via Baioni è sempre chiuso (a parte il sabato e la domenica). O sarà, forse, perché lo chef Cristian Fagone si sta ancora riprendendo dai festeggiamenti della sera prima.

Ma come biasimarlo: il suo ristorante mercoledì 6 novembre ha ricevuto la stella Michelin, il riconoscimento più ambito per un cuoco.

Il cellulare dello chef suona in continuazione: c’è chi si vuole complimentare con lui, con la moglie Francesca Mauri (che gestisce la sala di Impronte) e con tutta la squadra; e c’è chi vuole accaparrarsi gli ultimi tavoli rimasti disponibili per le settimane a seguire.

“Avrò risposto ad almeno 200 chiamate” ci spiega Fagone, ancora visibilmente emozionato.

Ma ora viene il bello, in via Baioni. Perché i clienti vorranno capire perché la guida più considerata al mondo, la Rossa, ha voluto premiare proprio questo locale: “La Michelin è garanzia di estrema qualità, quindi abbiamo una responsabilità in più nei confronti di chi sceglierà di mangiare da noi – risponde lo chef -. Ma non ci snatureremo e, al contrario, andremo avanti a fare quello che abbiamo fatto finora”.

Cristian Fagone
Cristian Fagone, 31 anni, stringe tra le mani la guida Michelin 2020

“Chi verrà da Impronte nei prossimi mesi – continua Fagone – troverà una proposta in continua evoluzione, una proposta che vorrà ancora raccontare qualcosa. Com’è stato fino a oggi: ogni piatto racchiude un perché al suo interno, un mio vissuto, un mio ricordo”.

“Per noi la stella Michelin è il riconoscimento di due anni e mezzo di lavoro in apnea, compiuto con l’intenzione di alzare l’asticella sempre di più. Non è un punto di arrivo – precisa lo chef -, ma di partenza: le aspettative, adesso che abbiamo una stella, sono sempre più alte”.

Cristian Fagone, classe 1988, un’esperienza al Miramonti L’Altro (due stelle Michelin a Concesio) e una al Le Calandre (tre stelle a Padova), per definire la sua cucina non usa inutili giri di parole: “Italiana, con una forte influenza siciliana dovuta alle origini di mio padre – spiega -. Quando parlo di ricordi nei piatti intendo proprio questo: tornare a quando ero bambino, a quando assaggiavo le specialità di quella terra”.

Cristian Fagone
La nuova giacca, con la stella, di chef Fagone

“Cambierà la mia vita con questa stella? No, direi di no – risponde Fagone -. Ho solo più consapevolezza nei miei mezzi. Ora c’è solo un Cristian più motivato che mai a continuare il percorso iniziato due anni e mezzo fa”.

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