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La figlia di Zina: “Mamma, una bellissima parola che ora mi fa fermare il fiato”

La figlia sedicenne di Zinaida Solonari affida a Instagram uno straziante e dolcissimo ricordo

Avrei voluto svegliarmi e averti accanto a me, ma ti hanno portata via“. Con queste, e altre commoventi parole, la figlia maggiore di Zinaida Solonari, ha salutato la madre in un lungo post comparso sui social network. La trentaseienne di origini moldave è stata brutalmente strappata via ai suoi cari dalla furia del marito, che nella notte tra sabato 5 e domenica 6 ottobre l’ha aspettata sotto casa, aggredendola mortalmente.

La donna lascia tre bambine, con la più grande delle tre che ora la ricorda con una tenera ma straziante dedica: “Ciao mamma, ora sei lontana, troppo lontana da me. È tutto cosi ingiusto – scrive la figlia sedicenne avuta da Zina da una relazione precedente al matrimonio con Maurizio Quattrocchi, accusato di aver ucciso la moglie – Quanto vorrei riavere quelle serate trascorse a ridere con te. Quanto vorrei sentire la tua voce in questo momento. Non puoi immaginare quanto vorrei sentirti urlare il mio nome dall’altra parte della casa per una stupidata che ho fatto. Quanto vorrei averti qui per stringerti e raccontarti le mie giornate magari asciugando i piatti come facevamo tutte le sere”.

La sedicenne poi parla delle emozioni che sta vivendo in questi momenti: “Non puoi immaginare quanta rabbia io abbia dentro, sono a pezzi – aggiunge la teenager – Mamma tutti qua mi dicono di essere forte e di esserlo per le mie due sorelline -. Non sono cosi forte! Ho paura mamma”.

Il ricordo della ragazza passa poi attraverso i suoi sogni futuri. Sogni in cui la madre ricopriva un ruolo da protagonista: “Eri la donna più importante della mia vita, eri quella che mi ha fatto inseguire il mio sogno, dicevi che un giorno sarei arrivata in alto e che tu saresti stata la mia manager. Io ridevo dicendo che in alto non sarei arrivata mai, ma che tu saresti stata la mia manager comunque”.

La figlia di Zina conclude con un saluto alla madre scomparsa: “Mamma. Una bellissima parola che ora, quando la sento, mi fa fermare il fiato. Lo stomaco va sottosopra, mentre la testa continua a pensare mille cose tutte assieme. Questa notte una parte di me è ‘morta’; una brutta parola, orribile direi. Avrei voluto svegliarmi e averti accanto a me, ma ti hanno portata via. Ho bisogno di te mamma e tu non ci sei più. Non ci posso ancora credere, non ci voglio credere. Ti voglio bene mamma, e te ne vorrò sempre”.

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