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La camera ardente

“Pilota esperto e uomo straordinario, Stefano viveva per la famiglia”

Grande dolore alla Casa del commiato di Albino, dove martedì mattina è arrivata la salma del 51enne morto dopo lo schianto del Mooney Mk20 D-Eise

Lo sguardo di parenti e amici è spento di fronte ad un dolore così grande, indescrivibile. Ad Albino, alla Casa del commiato in via Roma, martedì mattina è arrivata la salma di Stefano Mecca, il pilota 51enne morto all’ospedale Niguarda di Milano sei giorni dopo lo schianto del Mooney Mk20 D-Eise, nel quale ha perso la vita anche la figlia Marzia, di 15 anni.

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“Era una persona stupenda – racconta trattenendo a stento le lacrime Giuliana, cugina della madre di Mecca -. Stefano viveva per la sua famiglia, alla quale voleva un mondo di bene. E per il suo lavoro. Aveva una grande passione per il volo sin da quando era piccolo, era un pilota esperto e un uomo straordinario”.

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Il carro funebre con la salma del 51enne è arrivato ad Albino alle 11.45. “Il destino ti ha tolto troppo presto dell’affetto della tua famiglia, ma non ti toglierà mai dalla nostra memoria e dal nostro cuore”, il messaggio dei cari.

In serata, nella Chiesa parrocchiale di Fiorano al Serio, è prevista una veglia di preghiera, mentre il funerale sarà celebrato sempre a Fiorano alle 15 di mercoledì.

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