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Politica

Altre defezioni dal Pd bergamasco: Gabrieli e Cassader verso Italia Viva

Lunedì l'annuncio del presidente di Freedem, Renato Sarli, coordinatore della mozione Giachetti, ora in città l'addio di Gianmarco Gabrieli, che era passato da Scelta Civica ai Dem, e in provincia, di Goffredo Cassader, capogruppo di  minoranza a Orio al Serio.

Arrivano via via le defezioni bergamasche dal Partito Democratico, di militanti che guardano con molta simpatia il nuovo movimento politico di Matteo Renzi, Italia Viva. Lunedì l’annuncio del presidente di Freedem, Renato Sarli, coordinatore della mozione Giachetti, ora in città l’addio di Gianmarco Gabrieli, che era passato da Scelta Civica ai Dem, e in provincia, di Goffredo Cassader, capogruppo di  minoranza a Orio al Serio.

Scrive Gabrieli, premettendo che andrà alla Leopolda per verificare se davvero Italia Viva sarà il suo approdo: “Ho comunicato al mio amico Federico Pedersoli in qualità di segretario cittadino che non rinnovo la tessera del Partito Democratico Bergamo. Negli ultimi anni ho fatto un percorso riformista che era legato ad un partito a trazione renziana, dal sostegno dei governi della scorsa legislatura, caratterizzati dalle riforme economiche (jobs act in testa) alle riforme istituzionali fino a quelle sociali sui diritti civili. Ho preso la tessera nel 2017 sebbene conscio delle differenze di visione in ambito economico, perché il PD era l’unico argine al pericolo populista e alla deriva antieuropeista. Nell’ultimo periodo ho perso molti dei miei riferimenti nazionali (Carlo Calenda, Roberto Giachetti, Matteo Renzi) mentre le lancette dell’orologio sembrano tornare indietro (di poco fa è la notizia di Rosy Bindi che è tornata nella direzione e Bersani bussa alla porta). È quindi difficile per me rimanere in un PD che torna ad essere quello delle elezioni politiche del 2013 che ho vissuto in prima persona come concorrente (ma non come antagonista), in un partito che vede i cinque stelle non solo degli alleati temporanei per fermare l’aumento dell’IVA ma compagni stabili con cui saldarsi sui territori. Continuerò quindi il mio percorso per sostenere un’Italia ancorata all’Europa all’Euro e alla Nato, continuerò a sostenere le giunte di Giorgio Gori e Beppe Sala (che sanno lavorare sul territorio con pragmatismo e visione), così come continuerò ad applaudire le singole iniziative (come quella di Antonio Misiani sull’assurdità delle tasse retroattive). Ora che viene abbandonato il sistema maggioritario preferisco riportare il cuore e la testa dove ho radici per contribuire a costruire quell’ offerta politica mancante e che viene richiesta da quel 50% dell’elettorato che oggi si astiene, formato da moderati, liberali, riformisti.

E Cassader, che è anche membro del direttivo Pd Orio Grassobbio Zanica speiga di aver comunicato nella riunione di fine settembre di aver aderito alla nuova formazione Italia Viva: “La mia adesione, che si concretizzerà con la presenza alla Leopolda di Firenze, nasce soprattutto dalla considerazione che un ‘renziano’ è da tempo un convitato di pietra alle varie manifestazioni e non sono poche le difficoltà anche a far riconoscere il merito di Renzi per la nascita del nuovo governo. Il grande avversario è però Salvini e l’obiettivo primario sarà proprio quello di ridimensionare con nuove proposte la Lega a partire dalla realtà della immigrazione. Pur su strade parallele con il Pd, affronteremo con pacatezza chiarezza e armonia il nuovo che ci attende”.

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