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Investito da un ubriaco: a Zogno messa in ricordo dell’appuntato Anzini fotogallery video

Il carabiniere era molto conosciuto e apprezzato in Val Brembana. Non solo per il suo lavoro, ma anche per le attività sociali

A due mesi dalla sua morte la comunità di Zogno ricorda con una messa Emanuele Anzini, l’appuntato della locale compagnia dei carabinieri, investito a 41 anni da un 34enne ubriaco la notte tra il 16 e il 17 giugno a Terno d’Isola. La funzione religiosa sarà celebrata nella chiesa parrocchiale del paese da don Angelo Vigani alle 18 di lunedì 26 agosto, festa di Sant’Alessandro.

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Anzini era molto conosciuto e apprezzato in Val Brembana. Non solo per il suo lavoro, ma anche per le attività sociali. Era volontario della Croce Rossa di San Pellegrino e durante il suo tempo libero aiutava spesso gli anziani della zona.

Per l’incidente che gli è costato la vita è in carcere Matteo Colombi Manzi, cuoco di Sotto il Monte. Secondo la ricostruzione degli inquirenti quella notte, alle 2.57, giunto all’altezza del distributore Erg in via Padre Albisetti a Terno, la Provinciale che da Presezzo porta a Sotto il Monte, con la sua Audi travolse il militare che gli avevano intimato l’alt per un controllo.

Il 34enne, difeso dall’avvocato Federico Riva, aveva un tasso alcolico di 2,97 grammi per litro, quando il limite di legge è 0,5. Fuggì ma tornò indietro dopo dieci minuti e venne arrestato dalla Polstrada. Aveva riavuto la patente solo tre mesi prima, dopo che gli era stata sospesa per guida in stato di ebbrezza. Secondo il pubblico ministero Raffaella Latorraca l’accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario con dolo eventuale, resistenza, guida in stato di ebbrezza, fuga e omissione di soccorso.

L’appuntato Anzini avrebbe compiuto 42 anni il giorno dopo il suo decesso, il 18 giugno, quando venne celebrato il funerale a Sulmona, in Abruzzo, dove era nato. Fin da piccolo aveva sempre sognato di diventare un carabiniere come il papà. Nel 1997 si era arruolato nell’Arma e dopo un anno era stato trasferito in provincia di Bergamo. Prima a Piazza Brembana, dove aveva prestato servizio fino al 2006, per poi essere trasferito al nucleo radiomobile della compagnia di Zogno.

Anzini aveva una figlia di 19 anni, Sara, che durante il suo funerale lesse un messaggio dall’agenda del suo cellulare: “Ciao papà, io ti aspetto perché un giorno ci rivedremo – le sue parole – . Nel frattempo tu proteggimi e guardami da lassù. A partire da quando entrerò nell’esercito, perché ho deciso di seguire le tue orme”.

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