Campionato nuovo, Atalanta vecchia. Da rimonta.
Nell’insidiosa trasferta di Ferrara gli uomini di Gasperini ribaltano un match che sembrava perso dopo la prima mezz’ora e si mettono in tasca i primi tre punti in palio. È una partenza col botto.
A vincerla, ancora una volta, è stato anche l’uomo seduto in panchina, che con due cambi clamorosi a inizio secondo tempo ha cambiato il volto della partita e mandato in confusione Semplici e i suoi ragazzi, che fino a quel momento avevano dominato.
Come detto, nella prima frazione molto meglio i padroni di casa, che pressano a tutto campo e mettono spesso in crisi l’Atalanta nella fase d’impostazione. E il 2-0 firmato da Di Francesco e Petagna è l’epilogo che rispecchia in tutto e per tutto l’andamento della gara nella prima mezz’ora.
Poi, d’improvviso, il colpo di testa di Gosens su splendido cross di Hateboer, al 34′, risveglia i bergamaschi.
Nella ripresa è tutta un’altra Atalanta. Gli ingressi di Malinovskyi e – soprattutto – Muriel stravolgono le carte in tavola e cambiano il volto della Dea: Gasperini si schiera a quattro dietro, toglie Masiello e Freuler e sbilancia i suoi, mandando in confusione una Spal che proprio in quel momento sembra finire la benzina.
Due prodezze del colombiano (26′ e 31′) sono l’epilogo di un match che gli uomini di Gasperini hanno voluto vincere a tutti i costi.
Settimana prossima la prima “casalinga” al Tardini di Parma: sarà già uno scontro diretto per l’Europa contro il Toro di Mazzarri.
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