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La tragedia di azzano

Funerali di Luca e Matteo, il dolore degli amici: “Non smetterete di illuminare i nostri cuori” fotogallery video

Oltre un migliaio di persone hanno affollato la chiesa e la piazza di Sant'Anna, in Borgo Palazzo

Le parole di don Eliseo Pasinelli risuonano nella chiesa, gremita in ogni suo angolo. Fuori, in piazza Sant’Anna, decine e decine di persone ascoltano la messa dagli altoparlanti in silenzio: chi stretto attorno al sagrato, chi accanto alla fontana circondata dai lumini rossi.

Lunedì pomeriggio, 12 agosto, circa 1.500 persone hanno affollato la chiesa parrocchiale e la piazza di Sant’Anna, in Borgo Palazzo, per dare l’ultimo saluto a Luca Carissimi e Matteo Ferrari, i ragazzi di 21 e 18 anni morti dopo l’impatto con la Mini Cooper guidata da Matteo Scapin, 33enne di Curno agli arresti domiciliari, accusato di omicidio stradale aggravato da guida in stato di ebbrezza e omissione di soccorso.

Generico agosto 2019

La tragedia si è consumata una settimana fa, dopo una serata trascorsa alla discoteca Setai di Orio al Serio. Sull’accaduto le autorità stanno cercando di fare chiarezza, districandosi tra le prove e le testimonianze raccolte. L’unica costante resta il dolore: scolpito sui volti impietriti e gli occhi arrossati dal pianto di amici e parenti; tangibile nel silenzio, spezzato dal lungo applauso che accompagna le bare di Luca e Matteo al termine della cerimonia. Sui feretri, un mazzo di rose bianche e la maglia dell’Olimpia: squadra di calcio dove i due hanno giocato insieme e si sono conosciuti.

Gli amici descrivono Luca e Matteo come due ragazzi solari, pieni di vita. In chiesa si alternano per lasciare un ricordo. Nell’emozione, palpabile, celebrano le ore passate insieme a scuola, agli allenamenti di pallone e nei weekend. Quelli che a quell’età ancora scandiscono il passare delle settimane. “Colleziono motivi per apprezzare il mondo, me ne servirebbe uno oggi… il tuo sorriso – dice un compagno di scuola di Matteo -. Non bastano le stelle nel cielo per capire quante persone avresti conquistato sul tuo cammino. Che la gioia che hai provato al suono dell’ultima campanella ti accompagni per sempre”. E ancora: “La tua luce non cesserà di illuminare i nostri cuori”, la promessa di un amico di Luca.

Nel mezzo i canti, accompagnati dalla chitarra e dalle note del pianoforte. Davanti all’ingresso le bacheche: un denso arcobaleno di messaggi e fotografie dei momenti più felici.

I funerali di Luca Carissimi e Matteo Ferrari

Al termine della cerimonia congiunta, dei palloncini bianchi e azzurri vengono liberati in cielo. La folla, ordinata e silenziosa, prende la via del cimitero dove vengono tumulate le salme di Luca e Matteo.

“Amici, grazie, senza di voi non potevamo vivere. Da qui vediamo tutto quello che fate e abbiamo ancora bisogno di vostri bei gesti – ha detto don Eliseo Pasinelli durante l’omelia, facendo riferimento ad un messaggio lasciato da Luca e Matteo -. Non smettete di essere generosi e sinceri. Grazie anche a voi genitori, che avete dato bei messaggi. Avete detto quello che avevate nel cuore. Non piangete. Il vostro cuore è nel dolore e il nostro soffre se voi soffrite”.

Ai funerali c’era anche il sindaco di Bergamo  Giorgio Gori, con la fascia tricolore, oltre a rappresentanze della Polizia Locale, della Croce Rossa e dell’Aido. Presenti anche i soccorritori intervenuti sul luogo dell’incidente lungo la strada provinciale Cremasca.

Durante la cerimonia, infine, caldo e commozione hanno causato qualche problema a una decina di persone, soccorse dall’ambulanza per dei lievi malori. Per loro, fortunatamente, nessuna conseguenza.

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