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Borgo palazzo

Il parroco: “Luca e Matteo? Due caratteri allegri, l’anima della compagnia” fotogallery

Don Eliseo Pasinelli, parroco di Sant'Anna: "“Quando muore qualcuno si dice sempre: era bravo. Ma mi creda: questi due ragazzi erano proprio bravi. Appassionati di calcio, due caratteri allegri, sereni, mai litigiosi"

Le campane suonano a festa, manca una manciata di minuti prima della messa delle 10,30 di domenica 4 agosto. Don Eliseo Pasinelli, il parroco, è raccolto in preghiera in sagrestia mentre si preparano i chierichetti. Il sagrista arriva e annuncia al sacerdote la morte di Luca Carissimi.

“Non ci ho creduto subito, mi sembrava impossibile. È stato un colpo al cuore, poi sono salito sull’altare e ho celebrato la messa. Al termine, prima della benedizione mi hanno allungato un biglietto con la conferma della morte di Luca e ho dato l’annuncio a tutta la comunità”.

Sono trascorse sette ore. Alle 17.30 don Eliseo è rientrato in casa dopo aver fatto visita in ospedale alle due famiglie Carissimi e Ferrari.

“Quando muore qualcuno si dice sempre: era bravo. Ma mi creda: questi due ragazzi erano proprio bravi. Appassionati di calcio, due caratteri allegri, sereni, mai litigiosi. Matteo aveva appena terminato la maturità ed era contentissimo”. Don Eliseo si siede, ed è come se il peso di questa tragedia che ha sconvolto l’intera comunità di Sant’Anna in Borgo Palazzo affondasse in quella poltrona.

“Li vedevo spesso perché frequentavano l’oratorio, era molto amici ed erano molto legati, forse perché erano anche vicini di casa, Luca abita in Borgo Palazzo e Matteo in via Serassi” continua nel suo racconto. Le campane annunciano la messa vespertina. Che cosa ha detto alla sua comunità? “Di pregare. Di pregare per Luca e Matteo, di pregare per le loro famiglie così solide e unite”.

Poi il sacerdote si prende un momento di silenzio ed infine prosegue: “E di pregare anche per quel giovane che li ha investiti perché la sua coscienza non avrà pace e avrà bisogno di tanta preghiera per potersi perdonare. Chiederò alla nostra di comunità di stringerci attorno alle famiglie di Luca e Matteo, ai genitori, al fratello e alla sorella. Solamente la fede può dare la forza per superare questi momenti che sono avvolti da un mistero inspiegabile. Un figlio che ti viene portato via così, la ragione non riesce a comprenderlo. Dio è più innamorato di noi dei nostri figli, non resta che pregare e affidarci alla forza della fede”.

Il silenzio prende il sopravvento su tutto, don Eliseo ci congeda e si dirige verso l’altare a testa bassa.

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