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A terno d'isola

“Ha intimato l’alt alla sua morte ma non si è fermata”: Carabinieri in lutto per Emanuele

Anche la pagina Facebook nazionale dell'Arma rende omaggio all'appuntato di 41 anni investito e ucciso nella notte da un uomo ubriaco

“Ha intimato l’alt alla sua morte, ma lei non si è fermata e lo ha portato via, rubandolo alla figlia Sara, alla madre Eleonora, alla sorella Catia”. Anche la pagina Facebook nazionale dell’Arma dei carabinieri ha reso omaggio a Emanuele Anzini, l’appuntato di 41 anni investito e ucciso nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 giugno a Terno d’Isola da un’auto con a bordo un uomo ubriaco.

“La morte ha avuto il volto di un automobilista con troppo alcol nel sangue”. Prosegue così il post pubblicato sulla pagina del social. Anzini, in forza al nucleo Radiomobile della compagnia di Zogno e originario di Sulmona, in Abruzzo, si trovava insieme ai colleghi lungo la provinciale che collega Presezzo con Sotto il Monte quando poco prima delle 3 di notte una vettura alla quale aveva alzato la paletta per un controllo non si è fermata e l’ha travolto e trascinato per decine di metri sull’asfalto. Un impatto violento che ha mandato in frantumi il cristallo della macchina, come si vede dalla foto.

Al volante un 34enne di Sotto il Monte, che è arrestato con l’accusa di omicidio stradale. Alle spalle ha un precedente pesante: la sospensione della patente sempre guida in stato di ebbrezza e omissione di soccorso.

L’appuntanto Anzini era molto conosciuto e amato in Val Brembana, anche perché nel suo tempo libero faceva il volontario alla Croce Rossa di San Pellegrino Terme. “A lui e ai suoi cari il nostro pensiero, il nostro affetto, il nostro ricordo”, si conclude il post.

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