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Il processo

Tragedia di Gazzaniga, assolta la Sab e 5 anni all’autista: errore umano video

Nello scontro tra due bus morì il 14enne Luigi Zanoletti. Il giudice non ha ravvisato condotte illecite da parte dell'azienda di autotrasporti

Una condotta imprevedibile da parte del guidatore, nonostante il piazzale di Gazzaniga fosse in regola con le norme di sicurezza. Ne è convinto il giudice del tribunale di Bergamo Massimiliano Magliacani che ha assolto la Sab al termine del processo per la morte di Luigi Zanoletti, lo studente 14enne di Ardesio che lo scorso 24 settembre morì schiacciato tra due bus.

Condannato a 5 anni di reclusione, in abbreviato (con sconto di un terzo della pena) il senegalese Aliou Gningue, 58enne, difeso dagli avvocati Michelle Vavassori e Paolo Corallo. Era lui al volante del primo mezzo, autosnodato, che ha accelerato ed è andato a schiantarsi contro quello fermo, un normale pullman, spostandolo di quattro metri. Nell’impatto tre ragazzini che stavano salendo a bordo furono travolti. Luigi morì per trauma addominale con choc emorragico e arresto cardiaco, mentre P. M., 16 anni e S. B. di 14 anni, riportarono lesioni rispettivamente per 130 e 90 giorni di prognosi.

La sentenza è arrivata venerdì 14 giugno. Le accuse nei confronti del guidatore sono omicidio stradale e lesioni. Sette anni e mezzo la pena, ridotta a cinque con lo sconto. Il pubblico ministero Giancarlo Mancusi aveva chiesto 18 anni, portati a 12 con la riduzione di un terzo, per omicidio colposo.

La Sab aveva invece presentato richiesta di patteggiamento, e attraverso la propria assicurazione aveva già versato alla famiglia della vittima un milione di euro, suddiviso in 400mila al padre, 340mila alla madre, 100mila ai nonni e altri 160mila donati con un atto successivo. Risarciti anche i due feriti, con provvisionali di 520mila euro a P. M. e di 50mila a S. B..

Sono stati prosciolti gli altri tre imputati, i dirigenti della Sab Angelo Costa, Massimo Gandini e Moraldo Bosini, che erano accusati di cooperazione in omicidio colposo, per i quali il magistrato aveva chiesto il rinvio a giudizio. Il giudice ha decretato il non luogo a procedere nei loro confronti, non evidenziando elementi a loro carico.

Per il tribunale quindi all’origine della morte di Luigi, che frequentava il primo anno al liceo scientifico all’Isiss di Gazzaniga, c’è stato solo un errore umano da parte del conducente. L’uomo, attraverso i propri legali, si è detto distrutto da quel giorno.

La Sab, difesa da Luigi Chiappero (già avvocato anche di Atalanta e Juve), ha diffuso una nota in cui spiega che “La sentenza pronunciata conferma e ribadisce l’estraneità della società e dei suoi vertici nella tragedia avvenuta lo scorso settembre. L’incidente verificatosi a Gazzaniga non poteva essere in alcun modo prevedibile, perché attribuibile a un fatto assolutamente straordinario e non imputabile a una responsabilità dei dirigenti dell’azienda: non c’è stata alcuna mancanza di previsione di rischio d’incidente da parte di Sab e dei suoi dirigenti e non ci sono state violazioni alla sicurezza correlate con questo incidente. Ribadendo il rammarico e il dolore per quanto accaduto, confermiamo la piena disponibilità di SAB nel continuare un dialogo costante con gli studenti e le autorità locali di Gazzaniga al fine di attuare al più presto le modifiche richieste dagli studenti stessi all’interno della stazione. L’assoluzione non significa per la Società e i suoi vertici la conclusione di questo percorso, che Sab ritiene prioritario e di massima importanza”.

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