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I dati

Export, c’è la frenata ma Bergamo registra un aumento dello 0,7%

Il saldo trimestrale della bilancia commerciale di Bergamo è positivo per 1.556 milioni, superiore al saldo del trimestre corrispondente dell’anno scorso (1.436 milioni), principalmente per la riduzione delle importazioni.

Il valore delle esportazioni di Bergamo nel primo trimestre dell’anno ha raggiunto i 3.979 milioni di Euro (+0,7% su base annua contro variazioni del +2% in Italia e del -1,6% in Lombardia).
Nel trimestre le importazioni sono state pari a 2.424 milioni (-3,6% tendenziale contro 1,6% in Italia e 0,1% in Lombardia).

Il saldo trimestrale della bilancia commerciale di Bergamo è positivo per 1.556 milioni, superiore al saldo del trimestre corrispondente dell’anno scorso (1.436 milioni), principalmente per la riduzione delle importazioni.

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Resta quindi confermata la decelerazione della crescita delle esportazioni bergamasche che si accusava dalla seconda metà del 2018.
Tra i settori più importanti dell’export provinciale si nota una diminuzione dei macchinari (902 milioni, -10,9%), un aumento per i prodotti chimici (590 milioni, +4,7%) e per i metalli di base (572 milioni, +9,3%), un calo per gli articoli in gomma (390 milioni, -2,5%) e i mezzi di trasporto (358 milioni, -1,4%), un aumento per gli apparecchi elettrici (278 milioni, +3,4%). Le esportazioni dei tessili sono scese, mentre alimentari e bevande registrano buoni risultati.

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L’export di Bergamo per area geografica di destinazione nel primo trimestre registra un calo verso l’area UE (-2,3%) e parimenti verso l’Eurozona (-2,2%), con un recupero invece dei mercati Extra UE (+6,4%) grazie ai risultati significativi di Africa, Americhe e Asia centrale.

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Circa i paesi di destinazione si confermano ai primi tre posti Germania, Francia e Stati Uniti con una quota che rappresenta il 35% del totale esportato. La quota destinata alla Germania scende tuttavia del 5%, mentre cresce del 24% quella verso gli Stati Uniti.

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Commenta il presidente Malvestiti: “La crescita delle esportazioni bergamasche è stata particolarmente forte dall’inizio del 2017 fino al terzo trimestre 2018. Poi il sostenuto tasso di crescita, che in quel periodo si è mantenuto su una media del 6,7%, ha iniziato a flettere. Diversi fattori di incertezza a livello internazionale si stanno facendo sentire sulla domanda estera, mitigati solo in parte dal buon ciclo economico statunitense e dall’accelerazione degli acquisti nel Regno Unito in vista di una Brexit senza accordo sempre più possibile”.

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