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Bergamo

Microspie negli uffici della Fiera: esposto in procura, chi le ha messe?

Per quale motivo e perchè una in un'auto del direttore Stefano Cristini?

È stato presentato un esposto in procura dopo il ritrovamento di nove microspie nascoste negli uffici dell’Ente Fiera di via Lunga a Bergamo. Un’altra era stata camuffata all’interno della vettura del direttore generale Stefano Cristini. È stato lui stesso a rivolgersi ai magistrati di piazza Dante. A riportare la notizia è Il Corriere della Sera Bergamo.

Diversi i dubbi su chi possa aver piazzato le microspie. Dagli uffici della procura non trapela nulla su possibili indagini in corso, ma non si escludono novità a breve. Tra le possibilità: una farebbe pensare a un clima di tensione all’interno della Fiera con tutti che controllano tutti, l’altra a un’inchiesta già in corso con le microspie e i microfoni piazzati dalla Guardia di finanza.

Dopo la scoperta, che non è noto come sia stata fatta, il presidente Ivan Rodeschini ha inviato una lettera a tutti i soci e consiglieri dell’Ente Fiera Promoberg (il Consiglio è in scadenza), in cui figurano diversi esponenti di spicco delle associazioni economiche cittadine, dall’industria all’artigianato, fino al commercio e all’agricoltura, più il Comune e la Provincia di Bergamo. Mercoledì prossimo, tra l’altro, è stata convocata una seduta straordinaria del Cda.

A tutelare la Fiera è l’avvocato Tomaso Cortesi che ha parlato di “fatto gravissimo” ma vista la “delicatezza della situazione” non aggiunge altro.

Resta da capire chi ha messo le microspie, per quale motivo e perchè una in un’auto del direttore Cristini. A queste e ad altre questioni potrebbero arrivare risposte dalla Magistratura già nei prossimi giorni.

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