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A scuola nel mondo: 56 studenti di Bergamo pronti a partire per l’estero

"Partiranno adolescenti e torneranno uomini e donne più pronti a prendere in mano le loro vite e a muoversi con maggiore disinvoltura nella nostra società sempre più globalizzata e interdipendente"

Da Bergamo, al mondo! Anche nella provincia di Bergamo si conferma il desiderio delle famiglie italiane di arricchire la formazione dei propri figli con un’esperienza internazionale. Partiranno adolescenti e torneranno uomini e donne più pronti a prendere in mano le loro vite e a muoversi con maggiore disinvoltura nella nostra società sempre più globalizzata e interdipendente.

In tutta Italia sono stati quasi 7mila gli studenti che hanno partecipato al bando di concorso dell’Associazione Intercultura per poter aderire a uno dei programmi proposti: un intero anno scolastico nella maggioranza dei casi, oppure un periodo da 2 a 6 mesi sempre per andare a scuola all’estero o, in alternativa, un soggiorno linguistico della durata di un mese durante l’estate.

Ad essere selezionati sono stati in circa 2.200 gli studenti italiani (l’anno scorso sono stati 2.225), che a partire da fine giugno prenderanno il volo verso tutti i continenti. Molti di loro, circa i tre quarti, lo faranno grazie alle centinaia di borse di studio, totali o parziali, che Intercultura è riuscita a mettere a loro disposizione grazie al proprio fondo interno o grazie a uno delle tantissime aziende ed enti sponsor che sostengono il programma.

Tra questi, 56 sono gli studenti selezionati dai volontari di Intercultura del Centro locale di Bergamo. Si tratta di studenti degli Istituti Scolastici di Bergamo e provincia, come l’”Amaldi”, il “Belotti”, il “Betty Ambiveri”, il “Falcone”, il “Federici”, il “Guglielmo Marconi”, il “Lussana”, il “Majorana”, il “Mamoli”, il “Manzoni”, il “Manzù”, il “Mascheroni”, in “Natta”, il “Paleocapa”, i “Rigoni Stern”, il “Romero”, il “S. Alessandro”, il “Secco Suardo”, il “Turoldo” e il “Vittorio Emanuele II”.

Tra loro continua la scelta per le mete più conosciute come gli USA e il Canada (destinazione del 41% dei ragazzi) o come l’Australia (5%). Molti però accettano la sfida di conoscere culture molto diverse dalla nostra, e ecco che il 18% degli studenti sta per partire per l’America latina, in Paesi come Argentina, Brasile, Bolivia, Cile, Honduras, Repubblica Dominicana; il 14% per l’Asia, in Paesi come Cina, Hong Kong, Giappone e Thailandia; il 22% per i diversi Paesi dell’Europa, come Regno Unito, Irlanda e Islanda ma anche Danimarca, Russia e Germania.

Tra gli studenti in partenza, c’è Matteo M. in partenza per un anno in Cina: “Mi sono iscritto al percorso di Intercultura per molti motivi, prima di tutto vivo in una famiglia interculturale, sia mia madre che mio zio sono partiti per in esperienza all’estero, la famiglia ha ospitato Ari un ragazzo di Hong Kong che spero di riuscire ad andare a trovare, la famiglia di mia mamma ha ospitato Warner dall’Australia e Yutaka dal Giappone che sono a tutti gli effetti miei zii, nel 2014 sono stato con mia nonna in Giappone per partecipare al suo matrimonio. Insomma sono cresciuto con il mondo a casa e questo mi ha dato la voglia di scoprirlo. Altro grande motivo è che questa esperienza oltre che scoprire nuove lingue e culture possa anche scoprire un po’ di più di me stesso e crescere guardando il mondo con occhi diversi. Ho scelto la Cina perché mi affascina e penso sia il “futuro”.
Ricordo ancora il giorno in cui è arrivata la mail di Intercultura non ci potevo credere!! Panico misto a gioia insomma …C’è voluto un attimo per metabolizzare la news da incredulo a pieno di gioia nell’arco di 5 lunghissimi secondi.
Ora ho l’opportunità di seguire un percorso di formazione organizzato dai volontari di Intercultura e posso già affermare di aver imparato molto. Quando pensi di partire, pensi a quanto ti divertirai, quanto visiterai questo e quello, dove viaggiare e cosa mangiare… durante le formazioni inizi invece a realizzare che non sarà tutto rose e fiori, inizi a capire che ci sarà la scuola, la nuova famiglia, la nuova lingua e la nuova cultura… una nuova vita da costruire in 11 lunghi ma brevissimi mesi. Durante questo percorso i volontari sono stati fondamentali, hanno reso il tutto molto divertente e facile da seguire nonostante andassimo a toccare temi non semplici…. credo di aver imparato molto, non solo riguardo alle situazioni che dovrò affrontare e agli strumenti da utilizzare per risolverle ma anche un po’ su come sono io come reagisco alle situazione e come potrei migliorare.”

I 56 studenti stanno attualmente partecipando a una serie di incontri di formazione organizzati dai volontari di Intercultura di Bergamo per poter non solo arrivare preparati ad affrontare i momenti più belli, ma anche quelli più complessi della loro esperienza all’estero, ma soprattutto sfruttare al meglio questa irripetibile opportunità che viene loro data di entrare in contatto con una cultura diversa dalla propria di origine, ospiti di una famiglia e frequentando una scuola locale. Non basta un viaggio all’estero o conoscere una lingua straniera per diventare “cittadini del mondo”: grazie alla formazione impartita, questi adolescenti impareranno a entrare nel profondo della società ospitante, comprenderne le caratteristiche meno visibili, confrontarle con la propria identità nazionale. Ritorneranno in Italia come persone mature, indipendenti, autonome, ma soprattutto dotati della consapevolezza di essere “un ponte tra le culture” in un momento storico dove la crisi del dialogo interculturale è sempre più acuita nonostante viviamo in un mondo globalizzato e interconnesso.

Anche per questo motivo, per la durata del periodo che vivranno all’estero, questi studenti saranno gli ambasciatori di Bergamo, e avranno il compito e l’onore di far conoscere la nostra cultura all’estero al di là di stereotipi e pregiudizi.

A insignirli, nel corso di un’apposita cerimonia di premiazione, saranno i volontari di Bergamo, la Prof.ssa Noemi Ciceroni dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Don Manenti, Rettore del Collegio Vescovile Opera Sant’Alessandro, Dott.ssa Monteleone di Sacbo S.p.A., il Dirigente Scolastico dell’Itis Paleocapa e l’Avv. Mariantonietta Denti Rodeschini, già Vicepresidente Fondazione Intercultura e Philanthropy Advisor di Fondazione Intercultura che giovedì 6 giugno, ore 20, c/o il ristorante Il Pianone Bergamo Alta consegneranno agli studenti la pergamena attestante la vincita della borsa di studio all’estero con Intercultura. A portare i loro consigli, anche i 6 studenti provenienti da Canada, Cina, Honduras, Giappone, Thailandia e Costarica accolti da famiglie e scuole di Bergamo e gli studenti appena rientrati da un programma all’estero, come Emanuele Colombo, che ha trascorso un anno in Indonesia: “Quest’esperienza mi ha dato moltissimo, mi ha reso più indipendente e autonomo, ma più di tutto mi ha permesso di scoprire una nuova cultura e ampliare i miei orizzonti. Non scorderò mai quando i miei nonni ospitanti mi hanno riconosciuto parte della famiglia attraverso una cerimonia. Intercultura è riuscita a darmi l’esperienza che ho sempre sognato, nonché la più grande sfida che abbia mai affrontato. Ai ragazzi in partenza consiglio di vivere al massimo ogni singolo istante e di godere di ogni occasione per provare cose nuove: portatevi una valigia poco carica di vestiti ma tanto piena di voglia di scoprire! Auguro loro buon viaggio e buon cammino ovunque andranno.”

Intanto, è già prenotabile da ora sul sito www.intercultura.it il prossimo bando di concorso di Intercultura per i programmi all’estero per l’anno scolastico 2020-21. Il bando di concorso per partecipare ai programmi all’estero di Intercultura è disponibile ogni anno a partire da luglio sul sito dell’Associazione. Le iscrizioni al prossimo bando di concorso apriranno il 1 settembre e si concluderanno il 10 novembre 2019. Il bando sarà rivolto a ragazzi nati tra il 1 luglio 2002 e il 31 agosto 2005 (ovvero, indicativamente di 15-17 anni di età). Circa 65 le mete possibili in tutti e 5 i continenti.

Ogni anno gli studenti delle scuole superiori italiane possono concorrere per più di 1.500 borse di studio totali o parziali. Quasi un migliaio provengono dall’apposito fondo di Intercultura per consentire la partecipazione ai programmi degli studenti più meritevoli e bisognosi di sostegno economico (le borse coprono una percentuale della quota di partecipazione variabile tra il 100% e il 20% della stessa).

A queste se ne aggiungono altre centinaia, tra borse di studio totali e contributi parziali, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Intercultura e diverse aziende, banche, fondazioni ed enti locali (l’elenco viene via via aggiornato sul sito www.intercultura.it).

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