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La conferma

“Claudio non è un uomo libero, la Festa della Dea 2019 non si fa”

L'annuncio della Curva Nord: il grande evento di luglio non si farà

Come anticipato da Bergamonews nelle scorse settimane (leggi QUA), l’edizione 2019 della Festa della Dea non verrà organizzata.

Ad annunciarlo sono stati gli stessi esponenti della Curva Nord con un comunicato con il quale sono stati spiegati anche i motivi della scelta, ovvero la vicinanza al Bocia Claudio Galimberti.

“Chiariamo subito una cosa – si legge nel comunicato -: la Festa della Dea è ideata e organizzata dagli Ultras, affinché tutti i tifosi dell’Atalanta ne possano godere. I pilastri portanti di questa festa sono sempre stati l’amicizia, il rispetto, la tradizione, l’umiltà, la passione e, se anche una sola di queste componenti non c’è, la festa non si organizza. La Festa della Dea sono gli ultras, ragazzi e ragazze, giovani o meno giovani, che per 20 giorni si mettono a disposizione di tutti prendendo giornate di ferie e passando notti insonni”.

“Forse c’è qualcuno che pensa che Ciubylandia, i tendoni della birra e del mangiare, i cavalli, i treni, i carri armati, i vascelli, i camion, le moto, le gru, le mongolfiere, ma soprattutto i nostri sentimenti che vengono dal cuore e che Claudio trasforma in emozioni sul palco piovano dal cielo? No, popolo nerazzurro – continua il comunicato -, non è tutto automatico, tutto dovuto, non è tutto di tutti. Vogliamo che Claudio, che innegabilmente rappresenta la componente più importante della Festa, possa riviverla da uomo libero e non da uomo che si mette umilmente al servizio degli altri, mascherando ad esclusivo vantaggio di tutti, la sua sofferenza ed il suo disagio”.

“Senza il rispetto, senza l’unione, senza la mentalità, senza la tradizione, senza la passione, che solo Claudio sa trasmettere – si legge -, l’edizione 2019 della Feasta della Dea non verrà organizzata. E che sia chiaro per tutti, non è una scelta di Claudio, perché se fosse stato per lui probabilmente avrebbe per l’ennesima volta messo sé stesso in secondo piano pur di far felici tutti. Questa volta è una scelta nostra, del suo gruppo, dei suoi amici: questa volta pensiamo prima a lui ed al suo stato d’animo, e solo dopo penseremo a tutti noi ed al nostro egoismo festaiolo”.

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