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La riflessione

Giovani e influencer: quanto il desiderio di fama ci fa male

La riflessione della nostra Maria sulla fama in relazione al mondo dei social

Ero in quinta superiore e in preparazione alla prima prova, la mia insegnante ci fece scegliere tra le varie tracce, quella che più ci piaceva.
Do un’occhiata veloce ai vari titoli e poi “Cos’è la fama?”. Bello, questo è il mio campo. “Sicuramente mi andrà bene”, ho pensato tra me e me. E così, iniziai a scrivere.

La fama non è altro che la consapevolezza di poter godere, solitamente per un lungo periodo, a volte per tutta la vita, di ottima notorietà.
Essa giunge in seguito all’ottenimento di un successo e arriva pian piano, in punta di piedi… A volte è inaspettata, proprio come una sorpresa.

Fama è sudore, fatica, sacrificio, denaro, tempo.
Raggiungere la fama, corrisponde ad una sensazione di soddisfazione personale. Fama è rinunciare a qualcosa di importante nel momento del bisogno, solo per raggiungere l’obiettivo pre-fissato e arrivare finalmente al traguardo tanto desiderato… prima di arrivare all’ultima tappa: il traguardo finale.

É necessario coltivare un talento che molte volte può anche corrispondere ad un “sogno nel cassetto”. Bisogna fare molta attenzione però: tutti hanno capacità differenti o doti naturali, ma questo non è da confondere con il talento. Talento non è avere molte capacità o doti naturali. Talento è individuare la dote o la capacità giusta tra le tante, quella che più ti rispecchia, e “farla crescere”, coltivandola fino a farla diventare una “cosa” davvero grande.

La fama nel corso degli anni è cambiata?

Beh, partiamo dal fatto che “fama” deriva solo da una cosa: “affamato di successo”, quindi il concetto in sé non è cambiato, bensì è cambiato il modo di raggiungerla. Buona parte di questo cambiamento è dovuta ai social network, i quali a mio parere hanno sminuito questo concetto.
Il mondo di oggi è basato principalmente sulle apparenze e su ciò che ci viene proposto (o meglio dire imposto) dai media invece di essere basato sulle vere capacità del singolo.

Se prima era necessario magari spostarsi per eventuali “provini”, o comunque essere dotati di un vero talento per cui valeva la pena lottare, oggi si acquista popolarità per molto meno. Di questi tempi sono diffuse piattaforme come ad esempio: Facebook, Youtube, Instagram, ecc… dove per avere successo e raggiungere la fama, non è necessario avere talenti particolari… ciò che conta è il numero di follower (seguaci) che una persona riesce a raggiungere, o il numero di visualizzazioni del profilo personale.

Attualmente, nella nostra società, basta poco per essere considerati “famosi” e acquisire quella notorietà che ci rende importanti agli occhi del mondo. Emergere è quello che tutti, o quasi, in un modo o nell’altro desiderano e quindi avere una certa notorietà è una delle cose più importanti, basta che ci sia la fama. Sia essa buona o cattiva non fa alcuna differenza.

A volte la fama può dare alla testa, farti sentire invincibile, ma alla fine si ci sente dannatamente soli. È vero ci sono migliaia di persone a chiederti autografi ad
acclamarti, ma bisognerebbe domandarsi, ogni tanto: “ma tutte queste persone che mi amano così tanto…mi conoscono veramente? Conoscono davvero tutto quello che ho passato nella mia vita?”.

Un tempo l’unica via per essere conosciuti era diventare politici, attori, cantanti, musicisti o personaggi televisivi. Oggi per essere sulla bocca di tutti basta un social network o un blog. C’è una pecca: dopo aver raggiunto la popolarità su un social network, effimera o meno, con il tempo pian piano tende a svanire e ad affievolirsi sempre di più, fino a scomparire. Può durare settimane, mesi… ma quando gradualmente si inizia a perdere notorietà, sembra essere durata un attimo. C’è anche chi è più fortunato e riesce ad ingranare in questo campo tanto da raggiungere poi la fama, ma sono pochi coloro che riescono ad ottenere questo grande risultato. Devi piacere alla gente, devi saper attrarre il pubblico e tutto ciò non è affatto facile in una società come quella attuale, dove spaziano oltre a quelle di qualche anno fa, anche mentalità e opinioni nuove, sicuramente diverse da quelle del passato. È complicato stabilire cosa piaccia maggiormente della popolarità.

Dopotutto, nel momento in cui qualcuno diventa famoso, la sua privacy viene totalmente e continuamente violata e allora viene naturale chiedersi cosa spinga a voler raggiungere la notorietà.

In alcuni casi è la volontà di arricchirsi, in altri quello di avere dei fan che, in quanto entusiastici sostenitori, ti appoggino in ogni tua scelta.

Fama, popolarità, successo, sono le parole magiche del  nostro tempo. Vi sono altre parole, però, tenute in poca considerazione, distanti anni luce e che non dovrebbero
esserlo…anzi! Sono in stretto contatto tra di loro, ed una di queste è “umiltà”.

L’umiltà, non corrisponde all’annullamento di sé stessi, ma al contrario deve essere accompagnata da un sano orgoglio che costituisce lo stimolo a fare sempre meglio e a dare sempre di più. Essere umili significa agire con naturalezza e semplicità
senza dare tanto peso a quello che si fa, soprattutto vuol dire avere coscienza di quello che si è e del proprio potenziale, mantenendo però la convinzione che nessuno è superiore ad un altro, ciascuno ha un proprio ambito in cui brillare.

Ora vi lascio un piccolo “compito”, se così si può dire: provate a mettere insieme “fama” ed “umiltà” e ditemi cosa trovate! Secondo me potrete solo trovare il vero equilibrio artistico.

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