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L'analisi

Atalanta, ultimi due mesi da capolista: con Gasperini a primavera si vola

Nerazzurri quartultimi dopo 8 giornate: avevano 6 punti e la Lazio con 15 era quarta. E l'attacco fuori casa ha segnato 40 reti, in Europa prima con l'Hoffenheim

È un’Atalanta da podio. Oltre il quarto posto, che è già (si direbbe) “eccezziunale veramente”, più di una classifica proietta l’Atalanta ai vertici della Serie A.

Vediamo? Al 1° posto per gol segnati nei secondi tempi (45, dietro c’è la Juve con 39), 2? per i punti conquistati dopo l’ottava giornata e quindi dalla vittoria per 5-1 sul Chievo a Verona (56, in testa la Juve con 65, poi il Napoli 55), 3^ nella classifica dei punti conquistati nel secondo tempo (Atalanta 64, in testa la Juve con 82 e poi il Napoli 69, Inter 57 quarta), 3^ per gol segnati nel primo tempo (Juve 30, Napoli 28, Atalanta 26).

E potremmo allargare il discorso ai calci d’angolo: prima l’Inter 256, 2^ l’Atalanta e il Napoli con 226, poi la Juve 223.

O le ammonizioni: l’Atalanta è nettamente 1^ con 54, poi l’Inter 65, Empoli e Juve 67, Napoli 68, Sassuolo e Parma 73 fino alla Spal ultima con 103. Solo per le ammonizioni subìte in casa l’Atalanta è 2^ con 25 cartellini gialli, dietro alla Juve che ne ha presi 24. Pensate che il Torino ne ha prese 85 e fuori casa ha un poco onorevole quinto posto con 48, tanto per avere un’idea.

Anche questi numeri aiutano a capire che se fai un gioco più propositivo che ostruzionistico tocca agli altri provare a fermarti e non sempre in maniera corretta…

Però, pensate com’è cambiata la storia: fino a pochi anni fa trepidavamo per la lotta salvezza con tabelle, scontri diretti e differenze reti per cercare di conservare la Serie A. E il coretto “portaci in Europa” era roba di trent’anni fa, ai tempi del Mondo. Due anni fa il cambio di marcia, o meglio di corsa, con Gasperini in panchina e l’Atalanta salita fino al quarto posto, anche se allora non contava per la Champions. Peccato.

Ma poteva finire lì? A primavera le squadre del Gasp volano e allora rieccoci qui, a celebrare le notti magiche, aspettando quella più attesa, il 15 maggio. Ad applaudire una scalata straordinaria.

È la stessa squadra che dopo 8 giornate (0-1 con la Sampdoria) aveva 6 punti, appena uno in più della terzultima, l’Empoli. E la Roma aveva già 14 punti, l’Inter 16 ed era terza come oggi, con la Juve prima a 24 e il Napoli secondo a 18. La Lazio era quarta a quota 15 e, evidentemente, ha finito o quasi la benzina mentre l’Atalanta corre, se si permette di vincere e staccarla di 7 punti…

La primavera del Gasp. Perché l’Atalanta negli ultimi due mesi è la squadra che ha conquistato più punti di tutti, 24 in 10 partite. Dopo il ko di Torino con i granata, la vittoria sulla Fiorentina del 3 marzo (3-1) e così avanti, imbattuta per 10 partite. E diventano 12 partite utili se contiamo anche le due di semifinale con la Fiorentina in Coppa Italia.

Sono tanti i record di questa Atalanta da applaudire per il suo bel gioco, ma evidentemente anche molto concreta. Con 71 reti i nerazzurri sono primi in Serie A per gol fatti, che è anche il record nella storia della società nerazzurra. Battuto con la 10a vittoria anche il primato delle 9 vittorie esterne, prima proprio dell’Atalanta di Gasperini due anni fa.

Tornando alla reti segnate, sono 40 quelle fuori casa, record europeo assieme ai tedeschi dell’Hoffenheim e dietro c’è il Bayern Monaco con 39, sempre in Bundesliga. Fuori casa balza all’occhio anche il rendimento di Zapata, che con 15 reti ha segnato tanto come Messi… Ecco, forse Duvan potrebbe provare anche con i calci di punizione per migliorare il suo bottino, chiaro che Messi è inarrivabile.

Intanto è arrivato a quota 22 in campionato, tanti come Hasse Jeppson nel 1951-52 e a due reti da Superpippo Inzaghi (24) nella stagione 1996-97. Per Zapata anche 2 reti in Europa League, contro l’Haifa e 3 in Coppa Italia, contro Cagliari e Juventus (2).

Tra tanti numeri straordinari, resta la spada di Damocle delle ammonizioni: a Roma con la Lazio tre atalantini ammoniti e tutti erano diffidati, quindi saranno squalificati Gomez, Masiello e Mancini, che salteranno il Genoa. Ne restano in diffida altri quattro, cioè Ilicic, Freuler, Palomino e Hateboer. Il Papu era assente proprio dall’ultima sconfitta a Torino (tocchiamo ferro): dovrà inventare qualcosa Gasp, anche perchè sono fermati insieme due centrali della difesa.

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