• Abbonati
Giovani di confindustria

Realtà e percezione, Arioldi: “Occupazione e crescita ci sono se si fa squadra” fotogallery

"Percezione e realtà", affrontando i temi delle start up, del lavoro, della scuola e dell'economia, al centro dell’assemblea dei Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo

“La percezione dei giovani è che non ci sia lavoro e la percezione delle aziende è che non ci siano lavoratori disposti a lavorare per le nostre imprese. Ma a Bergamo la disoccupazione è inferiore al 5% e quella giovanile sfiora il 10% contro il 32% nazionale”: così Alessandro Arioldi, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo, ha fotografato le distorsioni tra percezione e realtà, tema dell’assemblea dei Giovani Imprenditori che si è tenuta lunedì 29 al Museo Time dell’Itis Paleocapa di Bergamo.

Presente all’assemblea Carlo Cottarelli, uno degli economisti più celebri del Paese e una delle voci più autorevoli per capire il contesto economico, che ha dato un inquadramento oggettivo della situazione economica italiana.

Rispetto al tema percezione e realtà “Il mio prossimo libro – ha anticipato l’ex commissario alla spending review – riguarda le bufale economiche in circolazione”.

Sugli impegni e le promesse del governo italiano alla comunità europea “Dal 2013 abbiamo promesso di raggiungere il pareggio di bilancio, mettendo le clausole di salvaguardia. Questo governo si solo è spinto più in là. Oggi ci troviamo nelle situazione che se non aumenta l’Iva il prossimo anno il deficit non solo si ferma o regredisce, ma cresce”

L’aumento dell’Iva “è necessario perché si sono decisi aumenti di spesa in deficit. Il reddito di cittadinanza e quota 100 sono stati messi nella legge di bilancio ma i finanziamenti per il prossimo anno non ci sono. Tuttavia aumentare l’Iva sarebbe sbagliato perché penso che di tasse c’è ne siano già troppe”.

A Washington Cottarelli ha lavorato per 25 anni, ricoprendo numerosi incarichi di livello come capo della delegazione del Fondo Monetario Internazionale in paesi come Ungheria, Turchia, Regno Unito e anche Italia. Dal novembre 2008 al 2013 ha assunto l’incarico di Direttore del Dipartimento Affari Fiscali del FMI. Dal 30 ottobre 2017 è il direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano.

La ricetta per trovare risorse per ridurre il deficit e abbassare le tasse sono “il controllo della spesa corrente e la lotta all’evasione fiscale”.

Sulla crescita “visto l’andamento nel quarto trimestre del 2018, una crescita tra lo 0,2 e lo 0,4% nel 2019 è la cosa più probabile. Le stime sono molto credibili, a differenza di quelle del governo, che hanno previsto l’1%. Una crescita di questo tipo richiederebbe un’accelerazione molto forte, se non irrealistica, nella seconda metà dell’anno. Secondo me quest’anno potrebbe chiudersi con una crescita intorno allo 0,4%”.

Diversi i problemi che affliggono l’Italia: “l’evasione fiscale, la corruzione, la burocrazia, la lentezza della giustizia, il crollo demografico, il divario tra il Sud e il resto del Paese e la difficoltà che abbiamo avuto a convivere con l’Euro”.

Per Cottarelli non resta altro che “rimboccarsi le maniche, fare riforme strutturali, rilanciare gli investimenti e recuperare la competitività”.

“Ci troviamo all’istituto Paleocapa di Bergamo che ha visto muovere, tra i banchi di questa scuola, tantissimi giovani imprenditori con il sogno di aprire un’azienda – ha ricordato Alessandro Arioldi –. Sogno che poi si è realizzato”.

“Dal 2016 l’istituto ospita il museo Time dedicato alla manifattura con l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo del lavoro per mostrare loro quello che c’è fuori dal perimetro della scuola, spazio di formazione che permette di distinguere tra realtà e percezione. La scuola è un ponte che permette di collegare gli studenti al mondo del lavoro”.

Sul tema dell’assemblea “la realtà oggettiva passa in secondo piano coperta o distorta dalla percezione, positiva o negativa, dei fatti e da preconcetti”.

“Per avere successo non basta un visionario ma serve che in un’azienda ci sia un gruppo coeso, condivisione di intenti, rispetto reciproco. Non basta semplicemente una buona idea. Serve fatica, congiunzione di sforzi e di intenti per arrivare al successo. Serve concretezza. Un lavoro di squadra”.

Colombo, Copernico, Einstein, Leonardo da Vinci: geni di epoche diverse, universalmente riconosciuti come icone dell’arte, del design, dell’innovazione tecnologica, dello spirito e dell’attività imprenditoriale. Tutti espressione di quello che nel libro “Fuori dal gregge” l’autore Massimiliano Magrini, managing partner di United Ventures, gestore italiano indipendente di Venture Capital specializzato in investimenti in società innovative nei settori del software e delle tecnologie digitali, chiama “pensiero divergente”: un modo di pensare che fa dell’insoddisfazione per l’esistente il suo carburante, generalmente combinato a tecniche di sperimentazione attiva e a una formazione non solamente accademica.

Monica Chiari, Head of HR Cameo spa, ha parlato del Campus Cameo inaugurato a gennaio 2017 a Desenzano del Garda, espressione della nuova cultura aziendale che si sta diffondendo nella gestione delle risorse umane e che in questo caso si esprime attraverso l’innovativo modello di Activity Based Working, ispirata alla filosofia lavorativa della Silicon Valley: ampi open space, nessuna scrivania assegnata, addirittura niente telefoni. Non manca un immenso giardino, a disposizione dei dipendenti.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
carlo cottarelli
L'economista
Cottarelli a Bergamo: “Senza riforme l’economia italiana non tornerà a crescere”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI