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Lallio

Zanetti Spa, rotte le trattative per il contratto: martedì lo sciopero

La storica azienda di produzione e commercializzazione di formaggi con sede a Lallio

Erano convinti che “ormai il Contratto aziendale fosse a un passo, che ormai fosse fatta”: invece, dopo due incontri posticipati dall’azienda, nessuno si è più fatto sentire, inspiegabilmente, senza alcuna comunicazione al sindacato. Succede alla Zanetti spa di Lallio, storica azienda di produzione e commercializzazione di formaggi, dove martedì 23 aprile si terrà uno sciopero con presidio per l’intera giornata.

A fine settembre del 2018 la Filcams-Cgil provinciale aveva presentato ufficialmente la propria Piattaforma rivendicativa: la proposta sindacale arrivava dopo diverse cause pilota vinte dal sindacato (alcune conciliate a vantaggio dei lavoratori) per irregolarità nell’inquadramento di parte del personale, che risultava demansionato.

“Proprio per le diverse sconfitte in sede giudiziale, l’azienda sembrava pronta alla trattativa” hanno spiegato Francesco Pisciotta della Filcams-Cgil di Bergamo e i due delegati delle Rsu. “In discussione c’erano il tema degli inquadramenti e l’istituzione per la prima volta di un Premio di risultato e di un Premio di produzione. Nella Piattaforma si parlava anche di malattia. Sembrava arrivato il momento del confronto, invece ora non riusciamo nemmeno più ad avere contatti con l’azienda. Dopo quattro incontri, era stato stabilito di incontrarci il 14 febbraio per firmare l’intesa sulla parte economica. Si è, a quel punto, verificato il primo rinvio aziendale, con un nuovo incontro rimandato al 4 marzo, poi al 27 marzo. Da allora, però, nessuno si è più fatto sentire, non abbiamo avuto alcuna spiegazione, la proprietà è letteralmente sparita”.

Venerdì scorso, 12 aprile, è stato aperto uno stato agitazione: i lavoratori hanno cominciato a ignorare i contenuti di un accordo sperimentale sulle pause. “Infine, mercoledì, Confindustria ci ha comunicato per conto dell’azienda che non c’è più l’intenzione di proseguire con la contrattazione integrativa” proseguono il sindacalista e i delegati. “Davvero si tratta di un comportamento inspiegabile, visto che all’inizio del confronto la Piattaforma aziendale era stata analizzata positivamente dalla famiglia Zanetti. Eravamo convinti che fosse fatta, invece sono state solo belle parole, forse una presa in giro. Ci auguriamo che l’azienda possa avere un ripensamento. Siamo pronti a sederci di nuovo al tavolo, ma se l’azienda continuerà a non essere interessata, manifesteremo tutto il nostro dissenso martedì con lo sciopero”.

Nella sede centrale di Lallio (Bergamo) lavorano circa 130 persone. In totale sono oltre 400 quelli impiegati nei siti del resto d’Italia.

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