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L'intervista

Kristian Marr a Bergamo: “Una canzone con Amy Winehouse nel mio album da solista”

Il 34enne di Newcastle sarà in scena al Maite di Città Alta: tra le sue collaborazioni anche Noel Gallagher, Ryan Adams e Neil Young

Nato a Newcastle, vissuto per anni a Londra, ora sta a Barcellona, ma è da parecchi mesi che ogni tanto lo vediamo per la città. Solo pochi mesi fa alcuni fortunati hanno potuto assistere ad un duetto improvvisato al circolo MAITE di Bergamo alta tra l’uomo in questione e Elio Biffi, tastierista dei nostrani Pinguini Tattici Nucleari. Stiamo parlando di Kristian Marr, chitarrista e cantautore, noto soprattutto per la collaborazione artistica e amicizia con Amy Winehouse, scomparsa a soli 27 anni il 23 luglio del 2011. Non solo, tra le altre collaborazioni di Marr ci sono stati Noel Gallagher, Ryan Adams e Neil Young.

Trentaquattro anni, un grande talento e un grande amore per la musica. È proprio la musica ad aver condotto Marr dal mondo esterno alla piccola Suisio. Circostanza che quasi fa sorridere, ma è proprio in questo piccolo paese della bergamasca che il chitarrista ha inciso il suo primo album da solista. Il lavoro si è concluso venerdì 5 aprile: l’album è pronto, ma dovremo attendere ancora un po’ per poterlo ascoltare. Il motivo è lo stesso Marr a spiegarcelo, in redazione, tra una tazza di the e una canzone, suonata con il suo amico Alexi Christou, bassista, anche lui session man della grande Amy. “Siamo alle prese con cavilli burocratici per via di una canzone dell’album. Scritta da me, Amy la volle registrare insieme”. Amy non c’è più, ma grazie a questa canzone potremo riaverla tra noi un’ultima volta.

Già prima dell’uscita del disco, il chitarrista di Newcastle si è esibito nella serata di venerdì 5 aprile in aperte al concerto di Omar Pedrini al Live di Trezzo e domenica 7 aprile ore 20.00 sarà al MAITE, prima di una piccola apparizione notturna milanese al Dirty Mondays tra lunedì 8 e martedì 9. Marr tornerà in Italia la prossima estate per quattro date in Sardegna.

Partiamo dalla domanda più importante. Perché Kristian Marr è qui, proprio a Bergamo?
Il destino ha voluto che mi ritrovassi a registrare il mio primo album a Suisio. Una sera di day off dal lavoro abbiamo deciso di salire in città alta, ero curioso di conoscerla. In quell’occasione ho conosciuto il MAITE, un circolo Arci, nel cuore della parte antica, dove ho incontrato dei nuovi amici e mi sono divertito a suonare. Mi piace questo posto: ci si ritrova, si suona e si sta insieme senza troppi pensieri, ci vado ogni volta che mi trovo in città.

Parlaci di questo lavoro, il primo come unico protagonista…
È un classico album rock and roll, dove suono sia la chitarra elettrica che quella acustica. Dieci canzoni totalmente inedite, tra cui la canzone con Amy. Il titolo dell’album non è ancora definito. Posso anticiparvi che abbiamo già girato un video di una delle canzoni, nei bellissimi paesaggi piemontesi da cui proviene il mio manager, Riccardo Nicolello. Nel video vedrete anche il vostro Titta Colleoni (ndr tastierista, collaboratore, tra i tanti, di Lucio Dalla, Franco Battiato, gli Area e la PFM) e Francesca Musnicki, violinista pavese.

Cosa ti ha ispirato?
Il filo conduttore è la storia del mio passato, dell’essere turnista, delle varie band che ho incontrato. Le esperienze passate mi sono servite per arrivare fino a qua e sono il filo conduttore del mio lavoro. Finalmente faccio ciò che voglio fare.

Chi sono stati gli altri compagni di viaggio?
Oltre a Francesca e Titta, ho avuto il piacere di lavorare con Dario Rossini, batterista bresciano e Alexi Christou. Io e Alexi ci conosciamo da circa 14 anni. Abbiamo lavorato insieme in molte occasioni e frequentato gli stessi ambienti. È un piacere averlo accanto in questo album

Sei fiero di te?
Ovviamente, sono molto felice. Dico davvero, tutto ciò amo è la musica. Abbiamo fatto un bel lavoro e vedere questo riguardo alla musica

Raccontaci della canzone con Amy. È una tua creazione giusto?
È un inedito, scritto da me. Il titolo è “So strange”. A Amy piaceva, per questo ha voluto registrarla nel 2010. Sono passati un po’ di anni. Di questa registrazione resta la voce: abbiamo solo dovuto sistemare le tracce strumentali. Quando risolveremo le questioni legali, molto noiose, legate al fatto che la voce è quella di Amy, ma lei non c’è più, uscirà il mio album, finalmente.

Cosa hai provato quando hai sentito la traccia mixata?
Ho pensato: suona molto nuova, bella! È una canzone in cui abbiamo investito sia io che Amy. Ma ai tempi non ha potuto venire alla luce perché Amy è mancata. Sono molto felice di ricantarla dieci anni dopo.

Da ultimo, che ricordo hai di Amy? Come amica e collega.
La conoscevo da prima che arrivasse al successo. Ricordo che cucinava benissimo. Ricordo le luci del palco e la folla. Del periodo in cui lei è diventata la Amy Winehouse conosciuta in tutto il mondo, ricordo le luci del palco e la folla immensa dei suoi concerti

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