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Sorpresa Feltri: “Mi candido a sindaco, voglio licenziare Gori per la seconda volta” video

Il direttore di Libero annuncia la propria candidatura a sindaco di Bergamo: "Me l'hanno chiesto Salvini e altri personaggi importanti della Lega. Stucchi? Nessuna lotta intestina, sono convinto che si ritirerà".

Una poltrona per cinque.

Quando a Bergamo i giochi elettorali sembravano praticamente fatti, ecco spuntare il candidato che non ti aspetti. E che candidato: per la fascia tricolore di sindaco della città dei Mille c’è anche Vittorio Feltri.

Il noto giornalista bergamasco, direttore di Libero, ha spiazzato tutti annunciando il proprio impegno per la sua città natale: un amore che non ha mai nascosto ma, finora, mai sino al punto di volerla amministrare.

Due i fattori principali che avrebbero inciso sulla sua decisione: “Innanzitutto è stato Matteo Salvini ad avermelo chiesto insistentemente, insieme ad altri personaggi importanti della Lega – rivela – Non potevo di certo rifiutare. E a questo punto, per evitare lotte intestine, sono convinto che Stucchi si ritirerà”.

Ma è la seconda ragione, quella più personale, che potrebbe infiammare una campagna elettorale ancora molto soft e partita col freno a mano tirato: “Devo essere sincero, l’idea di poter ‘licenziare’ Giorgio Gori una seconda volta mi elettrizza. Lo feci già a Bergamo-Oggi: era anche un bravo giornalista perchè fui costretto ad allontanarlo perché era troppo sbilanciato a sinistra nelle sue posizioni e in un giornale di provincia non si può fare”.

Schietto e diretto come sempre, Feltri ha rincarato la dose: “Quindi sì, mi piacerebbe mandarlo via anche da Palazzo Frizzoni. Candidarsi contro di lui comunque è molto impegnativo, anche per le mie forze che non sono più quelle di un giovanotto. È un osso duro”.

Vittorio Feltri

Troppo presto, al momento, per parlare di lista e programma (per la prima il nome dovrebbe essere #bergamodamare, sul secondo si trincera dietro un: “Stiamo definendo, ancora work in progress”), ma le prime idee sono già chiarissime e il direttore di Libero le spara senza filtri né peli sulla lingua: “La cosa che mi starebbe più a cuore è dare una ripulita definitiva alla zona della stazione – spiega Feltri – Non sembra nemmeno di essere a Bergamo ma a Reggio Calabria. Poi ci sono molte altre cose, per esempio la lotta indiscriminata a quei dementi che fanno le scritte sui muri e abbruttiscono la nostra città che per il resto è tenuta bene dai bergamaschi”.

Dopo Gori, Stucchi, Anesa e Macario, Bergamo ha il suo quinto candidato: a un mese e mezzo dalle amministrative il nome di Feltri è destinato a scombinare i piani cittadini e rimescola prepotentemente le carte di un banco ora ricchissimo e aperto a ogni combinazione.

Chi si aspettava un colpo di scena è stato servito: sulla scacchiera si è mosso un altro re, si attendono contromisure.

(Ve lo sveliamo con qualche ora di ritardo: era il nostro pesce d’aprile. A questo link l’intervista che lo rivela) 

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