• Abbonati
A san pellegrino

“Noi e l’Astori, ragazzini: quei primi calci al pallone in un campo di basket” fotogallery

Matteo Ghilardi e Andrea Milesi, amici d’infanzia di Davide Astori, ricordano il loro amico e i suoi primi passi nel mondo del calcio

Sole che batte sul campo di pallone e terra / e polvere che tira vento e poi magari piove. Mi torna alla mente il celebre brano di Francesco De Gregori, mentre passo di fianco al campo dell’oratorio di San Pellegrino. Un campo nel quale tutti i ragazzi del paese hanno giocato a calcio, in qualsiasi stagione, con il sole o con la pioggia.

Costeggio questo terreno di gioco per incontrare Matteo Ghilardi e Andrea Milesi, amici d’infanzia di Davide Astori, poco prima dell’anniversario della scomparsa del 31enne capitano della Fiorentina, cresciuto a San Pellegrino.

“È nel campo dell’oratorio, giocando a ‘portine’, che tutti noi abbiamo iniziato a dare i primi calci al pallone, per divertirci” ricorda Andrea Milesi. “Portine” sono le porte da calcio ricavate all’interno dei pali di sostegno del canestro per il basket. Molti ragazzi di San Pellegrino hanno cercato di fare gol, paradossalmente, su un campo da basket. Passando poi al vicino campo di “terra e polvere”, come canta De Gregori.

“Davide era bravo – ricorda Andrea – ma noi ci siamo accorti di un suo primo salto di qualità durante il periodo trascorso nelle giovanili del Milan. Era migliorato molto, qualsiasi ‘scarpata’ gli tiravamo, lui riusciva a intercettarla senza alcun problema”.

Ricorda ancora quei primi calci al pallone anche Matteo Ghilardi, che con Davide Astori ha giocato nelle giovanili del San Pellegrino e del Ponte San Pietro. “Mi tornano spesso in mente i giorni passati qui sul terreno dell’oratorio. Dalla sabbia e dal cemento siamo passati poi al campo sportivo del paese e di Ponte San Pietro, dove abbiamo giocato insieme per tre anni. A 11 anni, infatti, l’allenatore Marco Brembilla ci ha portato con sé al Ponte dove, nella stagione ‘98-’99, abbiamo vinto il campionato provinciale nella categoria Esordienti”.

Il Ponte San Pietro, continua Matteo “era nella ‘Galassia Milan’ e una volta l’anno giocava un’amichevole contro le squadre giovanili rossonere: i dirigenti lo notarono e iniziò così il percorso di Davide nel Milan. Mi ricordo che, durante un torneo nella stagione ‘99-2000, dove erano presenti Juventus, Atalanta, Albinoleffe, Alzano Virescit, abbiamo incontrato la Juve in semifinale e siamo riusciti a vincere proprio grazie a un gol di Davide. Ma era juventino, non esultò in quella partita”.

Le giovanili nel Milan, poi Pizzighettone, Cremonese e il salto in Serie A con il Cagliari, nel 2008. “Era molto dotato tecnicamente, aveva molta testa, sia fuori che dentro il campo da calcio, ed era molto competitivo, in tutto quello che faceva. Anche nel giocare a carte o alla PlayStation” ricorda ancora Matteo.

Sul campo da calcio, poi, aveva l’intelligenza di capire i limiti, suoi e degli avversari. “Gli chiedevo com’era marcare Ibrahimovic. Mi diceva sempre che, sapendo di essere inferiore a un fuoriclasse com’é lo svedese, doveva ragionare ed essere perfetto nell’intervento. Conoscere i propri limiti è importante per uno sportivo professionista: anche grazie a questo, è riuscito ad arrivare in Nazionale e diventare capitano della Fiorentina”.

Con il passare del tempo, erano sempre meno le occasioni per vedersi o sentirsi per gli amici di Davide, ma rimaneva il progetto che purtroppo, oggi, non può che essere solo un tragico rimpianto. “Negli ultimi tempi, ogni tanto ci sentivamo, ma cercavamo di non essere troppo pressanti, anche perché capivamo la situazione e cercavamo sempre di trovare le occasioni migliori per sentirsi, senza essere troppo invadenti. Con gli impegni e le pressioni da calciatore professionista, si è sempre molto legati alla squadra: allenamenti, partite, trasferte in Italia e in Europa. Il tempo per sentirci non è mai stato molto. Con il passare degli anni, poi, si è persa anche un po’ di confidenza, anche perché le occasioni per vedersi erano sempre meno. Penso sia normale, ognuno ha proseguito il proprio percorso. Nonostante questo, ogni tanto, quando ci si riusciva a sentire, parlavamo dei nostri trascorsi insieme sul campo da calcio, ci ricordavamo i compagni, gli allenatori e le persone che ci avevano accompagnato in quegli anni. Aspettavamo però la fine della carriera agonistica di Davide per poter parlare con più calma, come quando eravamo ragazzi. Purtroppo, il destino non ha voluto concederci questa opportunità: rimane il nostro più grande rimpianto”.

Un destino che ha spezzato la vita del 31enne calciatore bergamasco lo scorso 4 marzo. “In questo ultimo anno – spiegano gli amici – ci viene sempre in mente, ogni giorno. È una sensazione strana, in realtà: nulla nelle nostre vite è stato stravolto, perché ognuno ha seguito il proprio cammino. Resta innegabile, però, che porteremo sempre con noi il suo ricordo e quello dei tanti anni passati insieme”.

Mentre parliamo, Matteo mi mostra diverse immagini che ritraggono la loro compagnia di amici ed anche le fotografie di squadra al San Pellegrino e al Ponte San Pietro, con i trofei vinti. Il mio sguardo si ferma poi su una fotografia in particolare, che ritrae Davide Astori al centro del gruppo di amici. Proprio lì, in quel campo di pallacanestro dell’oratorio dove, ancora oggi, si gioca a calcio. Un campo rifatto completamente qualche anno fa, ma dove, ancora, si gioca a calcio, con le porte sempre al di sotto dei canestri, anche quando tira vento e poi magari piove.

Davide Astori da piccolo
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
minuto silenzio per Astori
Guarda il video
Atalanta-Fiorentina, al 13′ gioco fermo in memoria di Astori: Ilicic in lacrime
Astori Mondonico
Dopo firenze
Atalanta-Fiorentina, che sia solo una festa di sport nel nome di Astori e Mondonico
astori fiorentina atalanta nostra
L’omaggio
Coreografia da brividi allo stadio per ricordare Davide Astori
Astori
Il ricordo
Astori, a un anno dalla morte messa a San Pellegrino con la sua Fiorentina
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI