“Non sono stati i tifosi dell’Atalanta a far fermare il primo pullman del cordone. È stata la polizia”. Massimiliano Dieni, 42enne milanese titolare dell’agenzia Travel World di Pioltello che ha messo a disposizione dei tifosi bergamaschi quattro mezzi per raggiungere Firenze per il match Fiorentina-Atalanta, era alla guida del secondo autobus, subito dietro quello al centro del “caso” e che pure appartiene alla sua “flotta”.
Gli attimi concitati che hanno portato ai disordini di cui tanto si sta parlando – e dei quali la ricostruzione non è ancora del tutto chiara -, se li ricorda piuttosto bene.
Giovedì mattina, 28 febbraio, Dieni peraltro è stato sentito dalla Questura di Bergamo: “Ho raccontato quello che ho visto – spiega -, che da quell’autobus non è sceso alcun tifoso dell’Atalanta e che, al contrario, il mezzo è stato fermato dalle forze dell’ordine che sono poi salite. Cosa sia successo sul pullman, dopo, me l’ha raccontato il collega che era alla guida: gli agenti hanno usato il manganello per picchiare quelli che gli capitavano a tiro”.
E commenta: “Da tempo porto i tifosi in giro per l’Italia, e una cosa così non l’avevo mai vista”.
A Dieni è poi toccata la conta dei danni: “Il pullman sul quale si sono verificati gli scontri – ci conferma non certo contento – è stato letteralmente devastato, ci sono almeno 8mila euro di danni che ora qualcuno mi dovrà risarcire. Ci penserà il mio avvocato”.
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