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I funerali

Curno dà l’addio a Marisa, il parroco: “La sua morte interroghi e smuova la nostra indifferenza” fotogallery

Si sono svolti alle 15 i funerali della 25enne uccisa a coltellate la sera del 2 febbraio. Alle finestre del paese decine di drappi rossi

I fiori, le lacrime di amici e parenti nascoste dietro gli occhiali scuri, le coccarde e i drappi rossi per il paese, la chiesa gremita. Si sono svolti sabato 9 febbraio alle 15 i funerali di Marisa Sartori, la 25enne di Curno uccisa a coltellate la sera del 2 febbraio. Il marito, Ezzedine Arjoun, 35 anni, la sera stessa aveva confessato l’omicidio ai carabinieri, salvo poi ritrattare la propria versione nell’interrogatorio di convalida davanti al gip Luciana Graziosi.

In centinaia hanno affollato l’area circostante la parrocchia Santa Maria Assunta, in piazza Papa Giovanni XXIII. Giovani, famiglie, anziani, donne: molte amiche di Marisa, altre che hanno voluto partecipare per senso di solidarietà e vicinanza alla mamma Giusy, al papà Roberto e alla sorella Deborha.

Alla cerimonia c’erano anche i rappresentanti delle istituzioni: forze dell’ordine e sindaci. Quelli di Lallio, Mozzo, Treviolo e Curno, Luisa Gamba. Quest’ultimo ha proclamato giorno di lutto invitando i cittadini ad esporre alle finestre un simbolo di colore rosso “come gesto di condanna per sensibilizzare sul tema del femminicidio e sulla violenza di genere”. Un invito che in molti hanno raccolto.

“Quanto successo deve essere un invito a reagire all’indifferenza – ha detto durante l’omelia il parroco don Angelo Belotti-. Qualcosa che ci spinge a riflettere, e porci una domanda: ‘che cosa posso fare io, che cosa possiamo fare noi per interrompere questa drammatica catena di violenza?”.

L’invito del parroco è quello di alzare la soglia dell’attenzione verso tutte le componenti più fragili della società: donne, ma anche persone in stato di povertà, anziani, malati, stranieri.

Alla cerimonia presenti anche l’avvocato penalista Marcella Micheletti, che collabora con il Centro Antiviolenza Aiuto Donna di Bergamo, e l’ex magistrato di Mani Pulite Antonio Di Pietro.

Il corteo funebre si è poi diretto verso il cimitero del paese, a pochi passi da via IV novembre, dove Marisa ha perso la vita pochi giorni prima del suo 26esimo compleanno.

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