• Abbonati
Le interviste

I bergamaschi conoscono la Giornata della Memoria? “Ricorda gli ebrei”, “i Caduti”, “i giorni della merla”

Per capire quanto i bergamaschi conoscano questi tragici avvenimenti, siamo stati per le vie del centro di Bergamo e nei paraggi dell’università ponendo loro alcune domande sul senso di questa ricorrenza.

Non tutti i bergamaschi conoscono il significato della Giornata della Memoria. Questa data, che ricorre ogni anno il 27 gennaio, ricorda le persecuzioni e lo sterminio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati ai danni degli ebrei e di tutte le categorie di persone ritenute “indesiderabili” o “inferiori” per motivi politici o razziali.

Oltre a uomini, donne e bambini di origine ebraica, furono vittime le popolazioni slave delle regioni occupate nell’Europa orientale e nei Balcani, e quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali, malati di mente e portatori di handicap.

La data fa riferimento al 27 gennaio 1945, quando i soldati sovietici dell’Armata Rossa superarono il cancello del campo di sterminio di Auschwitz. Una giornata-simbolo che ha l’obiettivo di non dimenticare quanto accaduto e far sì che non possa ripetersi.

Per capire quanto i bergamaschi conoscano questi tragici avvenimenti, siamo stati per le vie del centro di Bergamo e nei paraggi dell’università ponendo loro alcune domande sul senso di questa ricorrenza.

Abbiamo incontrato cittadini di età diverse riscontrando, in egual misura, per alcuni una buona conoscenza storica e per altri meno o nulla. Stefano e Angela, due adulti, spiegano: “Il 27 gennaio, giorno della Memoria, si ricordano gli ebrei e le vittime dell’Olocausto”, mentre Matteo aggiunge: “Tra le vittime non ci sono stati solo gli ebrei ma anche gli zingari, i disabili e gli omosessuali”.

Tra i più informati, però, molti non ricordano con esattezza cosa avvenne il 27 gennaio di 79 anni fa: se parecchi citano l’orrore della Shoah, altrettanti non rammentano che in quel giorno venne liberato Auschwitz oppure pensano che i primi ad arrivarci siano stati gli americani e non i russi.

All’incirca la metà degli intervistati non è a conoscenza del significato di questo giorno. Tra gli adulti Carla osserva: “Non saprei, non ricordo cosa accadde il 27 gennaio”, Renzo ipotizza che siano “i giorni della merla”, Luca dichiara che si celebrano “I Caduti della Guerra”, Giuseppe sostiene che “Il Giorno della Memoria si celebrano i nostri avi che hanno dato la vita per renderci liberi, i Caduti in guerra”, mentre Angela osserva: “In questa giornata ricordiamo i morti di tutte le guerre”.

Un maggior grado di conoscenza, invece, si registra tra gli studenti dell’università. È il caso di Alice, Filippo e Alessandro, tre ragazzi che hanno prontamente e correttamente risposto ai nostri interrogativi.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI