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L'evento

“Orgoglio oltre le Mura”, il 18 maggio il secondo Gay Pride a Bergamo fotogallery

Lo scorso anno parteciparono più di 10mila persone

“Quest’anno ricorre il 50esimo anniversario dei moti di Stonewall, che segnò l’inizio del percorso di liberazione delle persone LGBTQI. Il fatto che ancora oggi, dopo 50 anni, siamo qui ad organizzare questa manifestazione vuol dire che questo cammino non è ancora stato portato a termine”. Sono queste le parole con le quali il segretario del comitato, Alberto Magistro, ha presentato l’edizione 2019 del Bergamo Pride.

La conferenza, svoltasi nella sede di Toolbox-CGIL, è stata aperta dalle parole della portavoce Cecilia Riva: “Il bilancio del Pride dello scorso anno è stato più che positivo – la premessa -. All’evento del 19 maggio (guarda qui) hanno partecipato più di 10mila persone, con oltre 30 eventi distribuiti nel periodo marzo-luglio. Sono stati impiegati 30 volontari, supportati da 50 esercizi commerciali e da oltre 150 fra cooperative, centri sociali e associazioni che hanno voluto dare una mano”.

Comitato Bergamo Pride

“Lo scorso anno – continua Cecilia – è apparso sulle mura uno striscione con scritto ‘no gay pride’, ma è stata una goccia in mezzo ad una folla di 10.000 persone, ed è anche rimasto esposto per pochi minuti”.

La seconda edizione del Bergamo Pride si svolgerà il 18 maggio 2019 e avrà come slogan ‘Orgoglio oltre le mura’. “Orgoglio – spiega il presidente del comitato Roberto Turati – perché vogliamo legarci alla scia del cinquantennio del Pride. Le mura, invece, rimandano alla dimensione locale di Bergamo: sono mura che rappresentano una cinta di protezione per la comunità, ma allo stesso tempo sono sinonimo di chiusura. È il motivo per cui vogliamo andare ‘oltre le mura’, per far dialogare chi c’è all’esterno con chi è all’interno”.

Come mai, dopo un’edizione già svolta a Bergamo, c’è stata la necessità di farne una seconda? È lo stesso presidente a rispondere: “La comunità bergamasca ha risposto bene al Pride dello scorso anno. Altrettanto non si può dire per la politica e per le istituzioni locali. Serve quindi che le persone scendano in piazza per rivendicare le loro istanze. Vogliamo portare in piazza – conclude il segretario Magistro – quei bergamaschi che credono nella valorizzazione delle differenze, che credono in tutti i colori del nostro arcobaleno”.

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