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Scuola

“L’Europa è Donna”: il progetto di 10 superiori bergamasche con Politeia

Questo progetto vuole raccontare la storia che non discrimina le donne, rendendo alle nostre madri d’Europa il merito che loro spetta

Politeia-Laboratorio donne e politica è un’ associazione di promozione sociale nata nel 2009 e formata da un gruppo di donne di età, culture e appartenenze politiche diverse. Attraverso i propri lavori, intende promuovere una maggiore e qualificata presenza delle donne in politica, sostenendole nel loro ruolo e creando solidarietà e reti.

C’era un sogno che accomunava gli esuli nell’isola di Ventotene, con diverse visioni politiche ma compatti nell’opposizione al fascismo: l’allora immaginifica idea di creare un’Europa unita, senza sangue né guerre. Era il 1941 e il conflitto mondiale sembrava destinato a essere vinto dalle forze totalitarie; eppure quel gruppo di intellettuali illuminati seppe guardare avanti e mettere a punto un documento, il Manifesto di Ventotene, che tracciò le linee guida di quella che sarà la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, prefigurando l’istituzione di una federazione europea dotata di un Parlamento eletto a suffragio universale e di un Governo democratico.

Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni sono passati alla storia come gli artefici del Manifesto, ma pochi sanno che fu una donna, Ursula Hirschmann, a contribuire in maniera determinante a quel documento e a diffonderlo in Italia e in Europa. Conosciamo Alcide De Gasperi, Jean Monnet o Konrad Adenauer, ma pochi, forse quasi nessuno sa chi erano Ada Rossi, Eliane Vogel-Polsky, Louise Weiss, Simone Veil, Fausta Deshormes e le altre numerose donne che, nel Parlamento e nelle istituzioni europee, hanno contribuito alla costruzione dell’Europa, alla sua evoluzione e alla stesura delle direttive comunitarie e di altri provvedimenti che hanno promosso diritti e pari opportunità per le donne dei paesi membri dell’Unione.

Questo progetto vuole raccontare la storia che non discrimina le donne, rendendo alle nostre madri d’Europa il merito che loro spetta; soprattutto vuole continuare il loro lavoro per una Europa che pone la democrazia paritaria come “àncora e bussola”. Ora l’Unione Europea dispone della Carta dei diritti fondamentali che costituisce la “carta d’identità” di una comunità politica sovranazionale. La Carta è diventata giuridicamente vincolante con il Trattato di Lisbona (in vigore dall’1-12-2009). Diversità di tradizioni, di lingue, di religioni, di etnie possono coesistere in una comunità di diritto grazie al rispetto della pari dignità di ciascuno/a, garantita dalla laicità delle Istituzioni comuni.

Europei ed europee si nasce o si diventa? La complessità storica e culturale dell’Europa dimostra che non è facile armonizzare la varietà delle sue Nazioni solamente in base a un criterio di nascita. Dopo 70 anni di Carta costituzionale e quasi altrettanti di Trattati europei e con le prossime elezioni europee (maggio 2019) è opportuno interrogarsi su quanto è sentito, oggi, il problema del numero ancora limitato di donne nelle istituzioni rappresentative e la mancanza del pensiero di genere nell’Unione Europea per l’affermazione di una reale democrazia paritaria.

Per questo è importante una riflessione sui valori etici, spirituali, civici e culturali del nostro continente, per educare soprattutto i giovani e le giovani ad una maggiore consapevolezza della propria identità e appartenenza europea, per affermare la cittadinanza europea e promuovere e radicare la cultura e la pratica della parità, dell’inclusione, della solidarietà, della legalità e della pace, proponendo l’Europa come comune terreno di democrazia.

Alla proposta formativa dedicata alle scuole hanno preso parte 10 istituti superiori della Bergamasca: Liceo Artistico Manzù, ITIS Natta, IIS Ist. Agrario Rigoni Stern, ITCS Istituto Vittorio Emanuele, IIS Istituto Caniana, Liceo Scientifico Lussana, Liceo Classico Sarpi, Istituto Pesenti, Istituto Secco Suardo e Scuola Accademia Carrara.

Il progetto si concluderà con una performance curata dagli studenti, coordinate dal regista Fabio Comana, che si svolgerà il 28 febbraio 2019 al Centro Congressi, sala Oggioni, a partire dalle ore 8,30.

La rappresentazione dell’Europa e delle sue implicazioni ai vari livelli nella programmazione didattica può assumere profili di analisi e di approfondimento differenti e forme e configurazioni espressive eterogenee e originali, che andranno a costituire gli elementi specifici e potenziali dell’apporto di ogni istituto al progetto finale (l’evento pubblico) e a definire contestualmente il personale percorso di crescita degli studenti e delle studentesse.

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