“La posizione del Partito Democratico di Bergamo è molto chiara e contesta le fondamenta della nuova Legge la quale eliminando di fatto il permesso umanitario rende migliaia di persone già presenti sul nostro territorio irregolari generando insicurezza in quanto persone “invisibili”, senza diritti e facili vittime della criminalità” si legge in una nota diramata da Davide Casati, segretario provinciale del Pd.
“A differenza delle promesse di campagna elettorale i rimpatri sono completamente fermi e non è cambiato nulla e quindi le persone IRREGOLARI nelle nostre comunità aumenteranno in un circolo vizioso pericoloso – continua la nota -. La vera sicurezza la si crea con percorsi di integrazione dove le persone accolte imparano la lingua italiana, le regole, apprendono un lavoro con dignità, creano legami umani nei nostri territori, sentendosi così parte delle nostre comunità… Solo così si realizza una buona convivenza, basata su diritti e doveri. L’esperienza dello Sprar e dell’Accoglienza diffusa sono un esempio concreto che con il decreto viene di fatto “smontata”. Il dibattito di questi giorni sulla RESIDENZA (non più concedibile ai richiedenti asilo) ha ulteriormente alzato l’attenzione sulla nuova legge perché la non concessione può causare delle serie problematiche soprattutto sul fronte sanitario. Il PD ritiene questa previsione normativa non costituzionale e si sta attivando per chiedere alla Corte Costituzionale un parere”.
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