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Omaggi natalizi, ecco come un’azienda può detrarre l’Iva

Cosa c'è dietro ai regali fatti in questo periodo, prima delle feste

Al termine dell’esercizio e in concomitanza delle festività natalizie, le aziende provvedono ad omaggiare i propri clienti/fornitori con un dono.

La scelta tra le diverse tipologie di omaggio può essere dettata da svariati fattori, tuttavia dal punto di vista fiscale occorre tener conto dei limiti di deducibilità dei costi e della relativa detraibilità dell’IVA.

Omaggi a soggetti terzi di beni che non rientrano nell’attività d’impresa

I costi sostenuti per l’acquisto di beni ceduti gratuitamente a terzi la cui produzione o il cui scambio non rientra nell’attività propria dell’impresa sono:
– integralmente deducibili dal reddito di impresa nel periodo di sostenimento, se di valore unitario non superiore a 50 euro;
– qualificati come spese di rappresentanza, se di valore unitario superiore a 50 euro.

In merito alle spese di rappresentanza la deducibilità nel periodo di imposta deve rispondere ai requisiti di inerenza e di congruità.

L’inerenza si ritiene soddisfatta qualora le spese siano:
– sostenute con finalità promozionali e di pubbliche relazioni;
– ragionevoli in funzione dell’obiettivo di generare benefici economici;
– coerenti con gli usi e le pratiche commerciali del settore.

Quanto alla congruità essa andrà determinata rapportando:
– il totale delle spese imputate per competenza nell’esercizio;
– con i ricavi e proventi della gestione caratteristica del periodo di imposta in cui sono sostenute (come risultanti da dichiarazione).

Le soglie annue contenute nel testo dell’articolo 108 Tuir sono le seguenti:
– fino a 10 milioni di euro una percentuale del 1,5%;
– oltre i 10 milioni e fino a 50 milioni di euro una percentuale del 0,6%;
– oltre 50 milioni di euro una percentuale del 0,4%.

Superato il limite di deducibilità così stabilito, la restante parte delle spese sono da intendersi indeducibili.

In merito all’IVA il D.P.R. 633/1972 afferma che non è ammessa la detrazione dell’IVA relativa alle spese di rappresentanza, tranne quelle sostenute per l’acquisto di beni di costo unitario non superiore a 50 euro.

Nel caso in cui l’omaggio sia rappresentato da una confezione di beni, quali ad esempio i cesti natalizi, si dovrà fare riferimento al costo dell’intera confezione e non a quello dei singoli beni per individuare il regime IVA applicabile: sarà quindi indetraibile l’IVA assolta sull’acquisto di una confezione di beni di costo superiore a 50 euro anche se composta da singoli beni di valore unitario inferiore.

Omaggi erogati dagli esercenti arti e professioni

Nell’ambito del reddito di natura professionale, il trattamento degli omaggi a clienti/fornitori risulta certamente più semplice, in quanto ci si trova sempre e comunque nella categoria di beni che non fanno parte dell’attività propria dell’impresa.

Il costo sostenuto all’atto dell’acquisto costituisce spesa di rappresentanza, indipendentemente dal valore unitario del bene, e la sua deducibilità è integrale fino al limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo di imposta (oltre tale limite l’importo degli acquisti per omaggi non risulta più deducibile).

Gli omaggi di beni acquisiti appositamente a tal fine di valore imponibile inferiore a 50 euro scontano la piena detrazione dell’imposta, mentre quelli di valore superiore a 50 euro sono caratterizzati dalla totale indetraibilità dell’IVA.

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