Dal blitz di lunedì 19 novembre, un pensionato 68enne di Tavernola è uscito con le manette ai polsi e, su disposizione del pubblico ministero Maria Esposito, era stato trasferito nella casa circondariale di via Gleno.
Fino a giovedì, quando l’uomo si è presentato in tribunale a Bergamo per l’interrogatorio di fronte al gip Marina Cavalleri: il 68enne, accompagnato dal suo avvocato, ha risposto alle domande, giustificando la presenza del materiale pedopornografico come deriva di una ricerca sul tema.
Ha negato qualsiasi perversione, spiegando come cercando informazioni riguardo il fenomeno si sia poi fatto prendere la mano: una tesi non convincente per il gip che ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.
A lui i militari dell’Arma erano arrivati dopo settimane di indagine: una volta raccolti tutti gli elementi necessari erano entrati in azione, sequestrando tutto il materiale trovato su smartphone, computer e dvd.
Il caso ora passa nelle mani della Procura di Brescia.
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