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Bergamo

Al via la raccolta fondi civica: in cerca di donazioni per progetti di Maite e Spazio Autismo

È in partenza il "crowdfunding civico" a Bergamo. Si tratta della raccolta pubblica di fondi a sostegno di progetti organizzati da realtà sociali e culturali che abbiano ricadute in città.

A Bergamo è in partenza il “crowdfunding civico”. Si tratta della raccolta pubblica di fondi a sostegno di progetti organizzati da realtà sociali e culturali che abbiano ricadute in città.

A Palazzo Frizzoni sono stati presentati gli esiti del primo bando dedicato al crowdfunding civico, promosso dall’associazione Bergamo Smart City & Community in collaborazione con il Comune di Bergamo, Sesaab – Media On e Ubi Banca.

Al bando hanno partecipato in totale sette progetti e ne sono stati selezionati due, che vedranno concretizzarsi la possibilità di avviare una raccolta fondi online sulla piattaforma Kendoo.it. A sceglierli è stata una commissione di valutazione, presieduta dall’ingegner Salvatore Majorana, considerando la loro compatibilità con i criteri previsti e il loro grado di innovazione sociale.

Giacomo Angeloni, presidente dell’associazione Bergamo Smart City & Community e assessore all’innovazione del Comune di Bergamo, afferma: “Il crowfunding civico è un’iniziativa sperimentale per Bergamo. È il frutto di un impegno intenso: per progettarla e attuarla abbiamo lavorato oltre un anno e mezzo, ma siamo certi che possa avere tanti effetti positivi sulla città innescando e rafforzando cicli virtuosi. Quindi, speriamo che possa consolidarsi nel tempo. La realizzazione del crowfunding, inoltre, era uno dei punti inseriti nel programma elettorale presentato nel 2014 e ora lo stiamo concretizzando. Lanciamo un segnale e vedremo i risultati consapevoli che possa avere tante potenzialità. In altre realtà come Bologna, attraverso il crowfunding sono stati finanziati progetti importanti, come l’apertura di biblioteche”.

La piattaforma attraverso cui i cittadini potranno effettuare le donazioni a sostegno dei progetti è Kendoo.it. Fabrizio Fustinoni del gruppo Sesaab, coordinatore di progetto Kendoo, fornisce alcuni numeri sulla piattaforma: “costituita nel dicembre 2012, fino ad oggi ha permesso di finanziare 44 progetti per un totale di circa 328mila euro raccolti. Oggi Kendoo rinnova il suo sito e introduce proprio con Bergamo Smart City il ruolo di mentor, un soggetto che diventa collettore di opportunità per sostenere la raccolta fondi nella città”.

Il crowdfunding civico ha l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nel sostegno dei progetti effettuando donazioni. Un’idea che diventa realtà grazie all’impegno di Bergamo Smart City & Community, che ha messo a disposizione 40mila euro per avviare la progettazione in questo primo anno. Rodolfo Pinto, coordinatore dell’associazione Bergamo Smart City & Community, evidenzia: “Ci sono grandi energie in circolazione nella nostra città, numerosi soggetti attivi che hanno progettualità molto interessanti sui temi dell’innovazione, anche in ambito sociale e culturale. La nostra associazione ha avviato un percorso lungo e impegnativo che ci ha permesso di raccogliere e mettere ora a disposizione fondi specifici per sostenere le iniziative promosse da questi players riconosciute come meritevoli e significative dai cittadini stessi.

Il bando prevede il finanziamento dei progetti “dal basso”, raccogliendo donazioni da parte della cittadinanza: ognuno potrà dare il proprio apporto per poterli realizzare. L’ammontare di questi contributi dovrà essere pari almeno al 60% dell’importo complessivo del progetto e andranno raccolti nell’arco di 40 giorni. Il restante 40%, invece, qualora non si arrivasse alla copertura totale del costo, verrà sostenuto direttamente dall’associazione Bergamo Smart City & Community. La procedura è molto severa: nel caso in cui non si raggiungesse il 60% della copertura, il progetto non verrà sostenuto e le quote donate sino a quel momento saranno rimborsate a chi le ha donate.

Due, quindi, i progetti scelti. Il primo è stato presentato dall’associazione Maite e consiste nella realizzazione di un’aula studio – multifunzionale, uno spazio aperto, libero e tecnologico, destinato soprattutto alla fascia giovanile, con funzione educativa e aggregativa. Un intervento che si inserisce nell’ambito della riqualificazione dell’ex carcere di Sant’Agata. Il presidente Pietro Bailo spiega: “Operando nel quartiere ci siamo accorti della mancanza di alcuni servizi e, partendo da queste considerazioni, nel progetto proponiamo alla cittadinanza di finanziare l’allestimento di uno spazio in cui gli studenti dell’Università degli studi di Bergamo possano studiare ma anche ritrovarsi, qualificandosi come un luogo di relazione. L’obiettivo è favorire l’aggregazione nel contesto di Città Alta, quartiere particolare di Bergamo che negli ultimi anni ha visto cambiare notevolmente le proprie caratteristiche. Gli studenti stessi saranno i protagonisti della gestione e dell’evoluzione dello spazio, rendendolo luogo di inclusione sociale, in parte anche autogestito. Per capirne l’importanza, va considerato che nella zona non ci sono ambienti con queste caratteristiche, considerando che nella biblioteca universitaria non si può parlare a voce alta e l’aula studio in Salvecchio è piuttosto piccola. Alla luce di tutto questo, riteniamo che quest’opera rappresenti un tassello significativo per il contesto sociale del quartiere. I lavori prevedono l’insonorizzazione dell’aula, che sarebbe allestita nel primo salone che s’incontra entrando all’ex carcere di Sant’Agata, quello principale e se otterremo i finanziamenti dovrebbe essere fruibile a gennaio. L’importo totale del progetto ammonta a poco meno di 12mila euro e almeno il 60% ossia 7.140 euro dovrà essere reperito attraverso raccolta fondi entro 40 giorni. Sarà possibile cominciare a effettuare le donazioni a partire da sabato 10 novembre”.

Il secondo progetto è stato presentato dall’associazione Spazio Autismo onlus. Nell’illustrarne le motivazioni, il presidente, Tino Manzoni sottolinea: “L’autismo è una condizione, non una malattia e la cura consiste nella capacità di accogliere ogni persona per come è. Noi siamo impegnati per gettare semi e coltivare la speranza per le famiglie che vivono la devastazione dell’autismo. Non siamo un “parcheggio” ma un servizio sociale e un valore aggiunto per la comunità. In questo contesto è nata l’iniziativa “La nota in più”, formando degli insegnanti che poi hanno dato vita a un’orchestra costituita da musicisti speciali. E man mano la partecipazione si è estesa arrivando all’organizzazione di due orchestre e diversi gruppi. Un modo concreto per promuovere l’integrazione tra le persone considerando le diverse caratteristiche che le contraddistinguono. Forse è un’utopia, ma sogno di vivere in una società civile in cui ci sia spazio per tutti e le nostre attività sono rivolte proprio in questa direzione. Con il crowdfunding chiediamo a tutti di sostenere l’installazione di una telecamera e di un impianto di registrazione audio da utilizzare nel corso delle prove. Con questi strumenti, per i nostri musicisti speciali, sarebbe possibile riascoltarsi e rivedersi per migliorare le proprie prestazioni”.

Silvia Gazzola, che coordina il progetto de “La nota in più” insieme ad Alessandra Norbis e Nancy Carrara aggiunge: “Poter avere a disposizione queste tecnologie sarebbe molto importante permetterebbe di accrescere la capacità di consapevolezza, di analisi e di cambiamento delle proprie azioni in ambito orchestrale, sia per i ragazzi sia per i loro docenti. Un’apparecchiatura che potrebbe essere utile anche per altri progetti, ad esempio per iniziative che svolgiamo coinvolgendo le scuole adoperando il metodo esagramma, per attività promosse in collaborazione con l’università della terza età o con le scuole dell’infanzia”.
Il costo è di 9.800 euro e sarà possibile cominciare le donazioni dal 10 dicembre attraverso Kendoo.it: bisognerà sempre raccogliere almeno il 60%, cioè 5.580 euro di donazioni, con 40 giorni di tempo disponibile.

A metà dicembre, tra la fine della raccolta fondi per il progetto del Maite e l’inizio di quella per Spazio Autismo, si sta cerando di organizzare un evento comune tra queste due realtà: un concerto de “La nota in più” al carcere di sant’Agata, un’esperienza unica nel panorama della raccolta fondi che mira a “unire gli sforzi” nella ricerca di donazioni e che ha lo scopo di dare visibilità al vero significato del crowdfunding civico, la città che si prende cura in maniera unitaria di diversi progetti, di diversi bisogni, della città in generale.

Non essendo stati stanziati tutti i fondi a disposizione, l’assessore Angeloni comunica che “il bando verrà riaperto da metà novembre e sarà possibile presentare nuovi progetti. L’intenzione è quella di innescare un circolo virtuoso di finanziamenti che possano sostenere la diffusione di questa modalità di lavoro. Per questo, Bergamo Smart City raccoglie attorno allo stesso tavolo diversi interlocutori significativi del territorio con un preciso modello a cui tendere: fare sistema in alto per creare sistema in basso”.

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