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In indonesia

Ciclista vittima del disastro aereo, Andrea Manfredi aveva gareggiato col Palazzago

La squadra dell'Isola lo ricorda su Facebook: "Con noi volevi ritornare competitivo, ti ricorderemo sempre con immenso affetto"

“È stata la tua ultima maglia da corridore, con il team Palazzago. Ci avevi creduto, volevi ritornare competitivo e facevi anche l’imprenditore. Buon viaggio Andrea Manfredi. Ti ricorderemo sempre con immenso affetto”.

Così il team Palazzago – postando la foto di un campionato italiano a Bergamo, il 26 giugno 2016 – saluta il 26enne morto nello schianto del Boeing 737 della Lion Air, precipitato in mare subito dopo il decollo a Giacarta. Andrea era di Marina di Massa, in Toscana. Aveva due grandi passioni: il ciclismo e i viaggi.

Purtroppo il corridore, con un passato in terra Bergamasca, è l’unica vittima italiana dell’incidente aereo che il 29 ottobre, in Indonesia, ha provocato la morte di oltre 180 persone. Era partito da Pisa per raggiungere Hong Kong. Dalla città cinese si era poi spostato in Indonesia, a Giacarta, dove era arrivato il 26 ottobre.

Il velivolo della Lion Air su cui viaggiava era appena decollato dall’aeroporto della capitale indonesiana quando è caduto in mare, appena 13 minuti dopo la partenza, non lasciando scampo ai passeggeri.

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