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Legittima difesa, via libera del Senato: il testo ora passa alla Camera

Uno dei punti cardine del programma leghista approvato al Senato con i voti favorevoli del Carroccio, 5 Stelle, Forza Italia e Fratelli d'Italia: dal Pd sì solo all'articolo 2, che esclude punizioni per chi agisce in difesa della propria o altrui incolumità in condizioni di grave turbamento.

Con 195 voti favorevoli, 52 contrari e un astenuto il Senato ha dato il proprio via libera al provvedimento sulla legittima difesa, uno dei punti cardine della campagna della Lega: oltre agli esponenti del Carroccio il testo è stato approvato anche da Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con la contrarietà del Partito Democratico.

Tra le novità che verrebbero introdotte spicca la presenza della parola “sempre”: si riconosce, dunque, nei casi previsti dalla legge la proporzionalità tra offesa e difesa.

Secondo il disegno di legge non è necessario che il malvivente presente nella proprietà altrui abbia tra le mani un’arma ma basta che ne minacci l’uso: vengono quindi ampliate le situazioni in cui viene esclusa la punibilità di chi si difende.

Detto della sua contrarietà, il Pd ha tuttavia approvato l’articolo 2 del ddl che esclude punizioni per chi agisce in difesa della propria o altrui incolumità “in condizioni di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”.

Il testo della riforma ora passa all’esame della Camera.

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