• Abbonati
I progetti

Giornata Mondiale, due “Alzheimer Café” a Seriate e Grumello

Sono luoghi d’incontro per persone con demenza, per i loro familiari e caregiver che danno la possibilità di socializzare e trascorrere del tempo alla presenza di professionisti in ambito educativo, sanitario e psicologico

Venerdì 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer e i comuni degli Ambiti di Seriate e Grumello del Monte puntano tutto sulla prevenzione.

Secondo il Rapporto Alzheimer 2018 dedicato ai caregiver e presentato all’Europarlamento nel giugno scorso, infatti, sono 1 milione 241 mila le persone con demenza in Italia. Tra i principali ostacoli che segnalano coloro che si prendono cura di chi è affetto da Alzheimer c’è la diagnosi precoce: in media in Europa passano 2,1 anni per ricevere la diagnosi corretta, 1,6 nel nostro Paese. Tuttavia in Italia nel 31,9% delle volte viene inizialmente diagnosticata un’altra patologia. Il report europeo segnala anche che la metà dei familiari richiede informazioni su come affrontare e convivere con la demenza e quali servizi trova sul territorio vicino a sé. In Italia, purtroppo, si registra il maggior tasso di insoddisfazione sulle informazioni ricevute.

Da oltre un anno, grazie al progetto Invecchiando s’impara, finanziato attraverso il Bando Welfare in Azione di Fondazione Cariplo, negli Ambiti di Seriate e Grumello del Monte si sta implementando un sistema in grado di occuparsi di prevenzione primaria e secondaria, presa in carico e orientamento, supporto e cura. Collaborano come partner di progetto la Fondazione della Comunità Bergamasca, A.S.S.T. Bergamo est, coop. Namastè, coop. Paese, coop. Universiis e Fondazione Madonna del Boldesico.

I servizi che sono stati attivati prevedono l’apertura degli Alzheimer Cafè, luoghi d’incontro per persone con demenza, per i loro familiari e caregiver che offrono la possibilità di socializzare e trascorrere del tempo piacevolmente, alla presenza di professionisti in ambito educativo, sanitario e psicologico.

Non solo: ampio spazio è dedicato alle terapie non farmacologiche delle RSA di Grumello del Monte e Seriate, gli interventi di screening finalizzati a anticipare il più possibile la presa in carico, le palestre della mente per lavorare al mantenimento e al parziale recupero delle competenze cognitive, c’è il lavoro quotidiano di orientamento delle Botteghe della Domiciliarità, sportelli che offrono gratuitamente ascolto, consulenza e accompagnamento alle famiglie che si prendono cura di persone anziane, disabili e minori.

“La Giornata Mondiale dell’Alzheimer è per noi l’occasione per fare il punto della situazione e riflettere su quanto stiamo realizzando grazie al progetto Invecchiando s’impara – dichiara Stefano Locatelli, Presidente dell’Ambito di Grumello del Monte – abbiamo scelto di puntare l’attenzione sulla nostra reale capacità di rispondere direttamente ai bisogni delle persone, malati e care giver, e siamo felici quindi di annunciare il potenziamento dei servizi degli Alzheimer Cafè”.

Cacciatori

All’Alzheimer Café di Albano (centro sportivo di via don Canini 20), si aggiungerà un nuovo centro in una località ancora in corso di definizione, ma comunque sul territorio di competenza dei due Ambiti, inoltre a Chiuduno (al centro anziani di via Rili 3) all’apertura del mercoledì dalle 9.30 alle 11.30, da ottobre aggiungerà il sabato mattina.

Rimarrà come sempre gratuita la partecipazione, previa valutazione da parte del medico che coordina il servizio (dott.ssa Silvana Marin – alzheimercafe@coopnamaste.it oppure 345 1188820).

«La Fondazione della Comunità bergamasca – sottolinea il presidente Carlo Vimercati – continua ad affiancare attivamente le azioni di progetto per favorire una migliore qualità della vita della nostra comunità».

Gli Alzheimer cafè sono un’attività molto apprezzata da chi li sta frequentando nel primo anno di progetto. Come Dina, 74 anni, che afferma: «Mio marito tende ad isolarsi in casa e non parla più con nessuno. Qui, invece, si riattiva, comunica con gli altri, passa piacevolmente dei pomeriggi insieme, con diverse attività» oppure come Giusy, che accompagna la madre: «Forse l’Alzheimer cafè è più utile a noi familiari: non mi sento sola nell’affrontare la malattia della mamma, riesco a capire che cosa fare in alcune situazioni e, personalmente, non sono più in imbarazzo quando in pubblico mia madre fa o dice qualcosa di strano».

La seconda apertura settimanale degli Alzheimer Cafè si è resa possibile anche grazie alla generosità di Fra.Mar – L’industria del pulito – che ha deciso di sostenere l’iniziativa con una donazione.

Oltre al finanziamento di Fondazione Cariplo, il progetto ha bisogno del sostegno del territorio per realizzare e ampliare i servizi previsti: l’azienda di Costa Mezzate ha scelto di contribuire economicamente, riconoscendo nel lavoro finora realizzato un’importante opportunità di miglioramento della qualità della vita.

La costruzione di relazioni significative sul territorio e l’assunzione di responsabilità da parte della comunità sono i presupposi per poter dare sostenibilità e continuità al progetto e sono gli aspetti su cui si intende continuare a lavorare per rendere realmente efficaci le azioni messe in campo con “Invecchiando s’impara”.

In quest’ottica si inserisce perfettamente la relazione con Fra.Mar, che oltre al sostegno economico ha scelto di intraprendere con i partner di progetto una collaborazione più stretta e continuativa, nella realizzazione di importanti azioni di raccolta fondi. La scelta dell’azienda non è tanto quella di elargire una donazione una tantum, quanto piuttosto quella di costruire un legame effettivo e duraturo, che permetta al progetto di svilupparsi e radicarsi nel territorio di cui Fra.Mar stessa è espressione, anche solo se si considerano le oltre 800 famiglie che fanno capo ai dipendenti dell’impresa bergamasca.

Il sostegno di altre realtà imprenditoriali del territorio permetterà di implementare nuovi servizi e dare continuità alle progettualità avviate. “Dopo un anno di progetto e l’attivazione di importanti servizi innovativi, la sfida che abbiamo a cuore è il coinvolgimento del territorio – afferma Gabriele Cortesi, Presidente dell’Ambito di Seriate – perché crediamo che l’assunzione da parte della comunità dei propri bisogni sia il reale cambio di prospettiva del welfare. Questo significa che ogni soggetto ha la possibilità di contribuire allo sviluppo del progetto in maniera differente e personale, con il proprio tempo, le proprie risorse, economiche ma non solo, e la propria rete di relazioni”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI