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L'opinione

Piccolo negozio è bello? Non sempre, anzi…

Sta raccogliendo più consensi che critiche l'intervento di Nicola Cremaschi, di Bergamo, critico sui negozi al dettaglio. O meglio, critico, portando la propria esperienza, sull'assistenza e altri servizi della piccola distribuzione

Sta raccogliendo più consensi che critiche l’intervento su Facebook di Nicola Cremaschi, di Bergamo, critico sui negozi al dettaglio. O meglio, critico, portando la propria esperienza, sull’assistenza e altri servizi della piccola distribuzione. 

Ho lavorato per 8 anni nella vendita al dettaglio. Non posso esattamente dire di essere stato un negozio di vicinato visto che vendevo computer e telefonini e che il negozio era in pieno centro a Bergamo.

Non mi ha mai disturbato fare i turni al lavoro, le aperture serali o lavorare il sabato e la domenica. Mi dava più fastidio, semmai, avere solo un giorno e mezzo di riposo e non riuscire praticamente mai a chiudere in orario. E mi dava assai fastidio che gli orari “anomali” non venissero pagati ma “recuperati”. Che vuol dire che spesso e volentieri si trasformavano in ore “donate” all’azienda o carichi di lavoro “scaricati” sui colleghi.

Detto in termini molto semplici penso che tutto il dibattito sulle chiusure domenicali sia viziato da un po’ di “nostalgia per i bei tempi andati” che non tiene conto né della realtà attuale né dei desideri e delle esigenze reali dei lavoratori.

E, sempre sul tema del commercio: io so di essere particolarmente sensibile, ma ultimamente mi trovo sempre peggio nella piccola distribuzione.

1) Non è di molto tempo fa aver portato il regolabarba nel negozio dove l’ho comprato e sentirmi dire dal venditore che avrei dovuto andare direttamente in assistenza perchè loro non fanno il servizio. E che comunque non mi conveniva farlo riparare ma che mi conveniva comprare un regolabarba nuovo. Tutto questo senza nemmeno prendere in mano il mio regolabarba che, come unico problema, ha la batteria esausta.

2) Stamani sono andato a chiedere un preventivo per mettere le veneziane sul terrazzo di casa. Una bella cifretta, mezzo stipendio. Alla fine il venditore mi ha chiesto se volevo la fattura. Io gli ho risposto che se non erro ci sono le detrazioni fiscali per chi installa le veneziane. Lui ha chiamato una sua consulente che ci ha detto che assolutamente no. Ci siamo riservati di chiedere alla commercialista, che ci ha confermato che le detrazioni fiscali ci sono: del 50%.

3) Poco prima dell’estate sono entrato nell’edicola di cui mi servo da 10 anni. Per la prima volta ho chiesto di pagare con il bancomat. La proprietaria mi ha detto che avrei dovuto spendere almeno € 50,00 per poter usare il bancomat. Al che ho ringraziato, ho lasciato lì gli acquisti e non sono più entrato in quell’edicola.

Ecco… se devo dirla tutta il mio punto di vista è che ci sono molti venditori che non hanno capito cosa vuol dire fare il venditore…

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