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La proposta

Servizio civile obbligatorio: Lombardi Civici Europeisti presentano una mozione al Consiglio Regionale

La proposta verrà discussa durante la seduta del Consiglio Regionale della Lombardia in programma l'11 settembre

Attivare un percorso legislativo per l’istituzione di un servizio civile obbligatorio regionale: è questa la proposta presentata in una mozione dal gruppo consiliare “Lombardi Civici Europeisti” che verrà discussa nella prossima seduta del Consiglio Regionale della Lombardia in programma martedì 11 settembre.

“Il servizio civile obbligatorio da noi proposto riguarderebbe ragazzi e ragazze residenti in Lombardia di età compresa fra i 18 e i 28 anni e si immagina una durata di sei mesi, tre mesi nel territorio lombardo e tre mesi in un paese dell’Unione Europea – spiega Niccolò Carretta, firmatario della mozione assieme a Elisabetta Strada –. Il servizio civile sarebbe retribuito e si tratterebbe di un’esperienza civica e formativa compatibile con il percorso di studi”.

La proposta, promossa anche dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, seguirà in parte il percorso già attivo con la Leva Civica Volontaria Regionale e il Servizio Civile Universale presente a livello nazionale, aggiungendo l’obbligatorietà, come aggiunge Carretta: “Esistono già due strumenti analoghi, nonostante ciò con la nostra iniziativa intendiamo proporre una sintesi. I ragazzi avranno modo di prendere parte a proposte associative e sociali in diversi settori, da quello ambientale a quello culturale, da quello sanitario – sociale a quello della protezione civile, dando loro la possibilità di svolgere un’esperienza che ricorderanno per tutta la vita sviluppando da una parte le radici del proprio territorio, dall’altra sviluppare un radicamento della propria coscienza europea”.

In conclusione il progetto di servizio civile obbligatorio giunge a seguito della proposta di rinserimento della leva obbligatoria presentata dal ministro dell’interno Matteo Salvini, come sottolinea il consigliere regionale: “E’ necessario discutere sui giovani e sullo sviluppo della loro coscienza civica, tuttavia riteniamo che serva una risposta moderna e quella della reintroduzione della leva militare obbligatoria non sembra quella adatta poiché, da una parte riteniamo che l’esercito debba esser composto da professionisti, dall’altra che questa proposta faccia passare un messaggio della necessità di una difesa perenne”.

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