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Il film di Guadagnino tira la volata al libro “Chiamami col tuo nome” di Aciman André

Pubblicato per la prima volta dall’editore Guanda nel 2008, il libro di André Aciman, Chiamami col tuo nome, torna ad essere uno dei più richiesti nelle librerie, grazie al successo del film omonimo di Guadagnino, uscito quest’anno.

Pubblicato per la prima volta dall’editore Guanda nel 2008, il libro di André Aciman, Chiamami col tuo nome, torna ad essere uno dei più richiesti nelle librerie, grazie al successo del film omonimo di Guadagnino, uscito quest’anno.
La libreria Legami Libreria (035.220371) di questa settimana stila la classifica e suggerisce ai lettori il volume della settimana.

IL LIBRO CONSIGLIATO

Chiamami col tuo nome di Aciman André

Pubblicato per la prima volta dall’editore Guanda nel 2008, il libro di André Aciman, Chiamami col tuo nome, torna ad essere uno dei più richiesti nelle librerie, grazie al successo del film omonimo di Guadagnino, uscito quest’anno. Contestualizzato nel periodo storico complesso e naufragante in cui siamo immersi, il romanzo di Aciman richiama un topos antico della letteratura, la cornice di un mondo idilliaco, il locus amoenus in cui un gruppo di nobili trova riparo dagli scossoni del presente. Ma se classicamente, in opposizione a questo El Dorado artificiale, si staglia l’orizzonte della Storia, in Chiamami col tuo nome l’idealizzazione messa in campo dilaga in ogni elemento del racconto: siamo negli anni ’80, in un’estate tanto dilatata da diventare un tempo sospeso. Elio, il protagonista ebreo-americano di 17 anni, passa le vacanze nella splendida villa di famiglia nella Riviera di Ponente Ligure. Qui trascorre il tempo a leggere, suonare il pianoforte e annoiarsi; finché non arriva “l’ospite dell’estate”, uno studente di suo padre venuto da New York per completare la propria tesi di post-dottorato. Si chiama Oliver ed è così bello che Elio non può far altro che innamorarsene. Seguendo le tracce del felice gioco di un desiderio che non si ha il coraggio di rivelare a parole e brucia sulle labbra, dell’abbandono ai sensi e di un amore così profondo che porta in sé il dolore della fine, Aciman scrive un romanzo elegante e liberatorio. Un piccolo rifugio per i lettori di oggi.

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