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Botta e risposta

Incendi a Zingonia, i residenti regolari: “Noi esposti al pericolo” Il sindaco: “Fatto sempre il possibile”

Il Comitato attacco il primo cittadino di Ciserano, Enea Bagini: "Inadempiente". Lui replica: "Abbiamo disposto tutte le soluzioni abitative di emergenza". E i residenti regolari si dicono pronti a far causa all'Aler

“Cinque incendi in poche settimane. Questo è quello che hanno vissuto le famiglie regolari che ancora abitano nelle Torri di Zingonia”. Il Comitato dei residenti delle Torri di Zingonia torna a sottolineare le condizioni di pericolo in cui vivono le famiglie che abitano regolarmente le Torri, dopo le fiamme divampate nei giorni scorsi.

“Da quando gli appartamenti sono divenuti di proprietà di Aler – si legge – la situazione è precipitata. Gli abitanti rimasti vedono la propria incolumità sempre più minacciata, proprio ora che la soluzione sembra a portata di mano. Negli ultimi mesi è stata aperta una trattativa che potrebbe portare i proprietari che hanno ricorso agli espropri ad ottenere una casa di proprietà in cambio del proprio appartamento. Soluzione che gli inquilini stanno proponendo dal 2012, ma che solo in questi ultimi giorni è stata presa in considerazione da Regione Lombardia. Tutto questo mentre le condizioni di vita nelle Torri sono da incubo”.

Nessun ferito, ma danni: “Pronti a far causa”

“Gli interni degli appartamenti non abitati sono stati demoliti da Aler per evitare occupazioni abusive, lasciandoli però in balia di chiunque – evidenzia il Comitato -. Le poche porte rimaste sono state infatti sfondate o direttamente portate via. Una manna per sbandati e spacciatori, che in numero sempre crescente la fanno da padrone nonostante i blitz delle Forze dell’ordine – prosegue la nota -. Una situazione di grave degrado e pericolo, come dimostrano gli incendi che per puro caso non hanno causato feriti o vittime”.

Sempre il Comitato fa sapere che “un anziano signore dorme in auto perché il suo palazzo è stato dichiarato inagibile dopo l’ultimo incendio. Il sindaco di Ciserano (Enea Bagini, ndr) non si è premurato di attivare soluzioni abitative d’emergenza come previsto nei casi di sgomberi per inagibilità. Inoltre un’anziana signora disabile è costretta a vivere senz’acqua per la chiusura della fornitura al suo condominio, nonostante lei sia stata sempre in regola con i pagamenti. Il rischio che ci scappi il morto è reale – conclude la lettera – ed è insostenibile che questo rischio venga corso dalle poche persone regolari che non possono lasciare quelle Torri perché la trattativa non è ancora andata a buon fine”. Gli stessi residenti si dicono infine pronti a intraprendere azioni legali contro Aler.

La replica del sindaco Bagini

L’ultimo incendio, al Palazzo “Anna 3” di Zingonia, è divempato lo scorso 2 agosto: “Anche in quell’occasione, propri come nelle altre, ho attivato le attività necessarie a fornire un alloggio temporaneo ai quattro nuclei familiari residenti nel condominio, dopo la dichiarazione di non fruibilità dell’immobile da parte Vigili del Fuoco – smentisce il sindaco di Ciserano -. In accordo con Aler, sono state inoltre individuate delle soluzioni di mobilità temporanea. Come amministrazione, ci siamo messi totalmente a disposizione dei diretti interessati. Abbiamo invitato anche il signore che dorme in auto a presentarsi in Comune. Spiace constatare che non sia mai venuto”.

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