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L'intervista

Il 20enne Mezzanotte da Ponte San Pietro alla Serie A: “A Trento per diventare grande”

Quattro anni fa fu il turno di Flaccadori, quest’anno tocca a Mezzanotte il passaggio all’Aquila Basket Trento: "Ho scelto con i miei familiari"

Quattro anni fa fu il turno di Flaccadori. Quest’anno tocca a Mezzanotte: l’Aquila Basket Trento sembra essere una destinazione particolarmente apprezzata dai giovani talenti cestistici bergamaschi che vogliono mettersi in gioco provando l’esperienza del campionato di Serie A. Il sito ufficiale della società di piazzetta Lunelli ha reso noto l’accordo che vedrà Andrea Mezzanotte vestire la maglia bianconera per le prossime quattro stagioni. Il talento classe ’98 avrà l’opportunità di debuttare sia in Serie A che in EuroCup (la seconda competizione europea dopo l’Eurolega).

La squadra di Buscaglia negli ultimi anni è cresciuta in maniera esponenziale, arrivando per due volte consecutive a giocarsi lo scudetto, perdendo però entrambe le volte. Prima contro Venezia (stagione 2016-2017), e quest’anno contro Milano. Mezzanotte – lungo versatile in grado di fare male dall’arco – ha chiuso la stagione 2017-2018 in A2 con all’attivo 5.9 punti di media in 19’ di gioco e con percentuali del 48% da due e del 37.8% da tre.

Coach Buscaglia è soddisfatto dell’ingresso in roster del talento classe ’98 nativo di Ponte San Pietro: “Sono molto contento di dare il benvenuto ad Andrea, anche da parte di tutto lo staff tecnico: è un giocatore che abbiamo voluto fortemente, questo arrivo è carico di motivazioni sia per noi che per il ragazzo. Sarà un’occasione importante per Mezzanotte per continuare il suo percorso di crescita e di miglioramento, lavorando duro ogni giorno in allenamento per provare a costruirsi spazio in Serie A”.

Anche il giovane bergamasco non vede l’ora di indossare la canotta bianconera. Ha preso da solo la decisione di andare all’Aquila oppure c’è stato qualcuno che l’ha aiutata in questo passo importante?

Ad aiutarmi in questa scelta sono stati in parte i miei familiari ed in parte la mia agenzia di procuratori. Non è stata una scelta difficile da prendere considerando che Trento è ed è sempre stata una città in cui il basket è molto sentito. Inoltre, la validità del progetto mi è piaciuta sin da subito”.

Lei è il secondo giovane bergamasco che in pochi anni compie il percorso Bergamo-Trento: nel 2014 era toccato a Flaccadori e quest’anno lei lo ha seguito. Il fatto che, dopo il passaggio all’Aquila, il “Flacca” si sia affermato a livello nazionale e internazionale ha in qualche modo inciso sulla sua scelta?

“Quanto ha detto conferma la tendenza che Trento ha nell’investire sui giovani, come me quest’anno e come Flaccadori quattro anni fa. Ovviamente spero di riuscire a seguire il suo più che ottimo percorso con la canotta bianconera sulle spalle”.

Quella di Trento è stata l’unica offerta che ha ricevuto? Come si sente a lasciare la sua Bergamo all’età di 20 anni?

Oltre all’offerta di Trento ho ricevuto altre proposte, sia da squadre di A1 che di A2, ma, come già detto, alla fine ho scelto il progetto dell’Aquila. Penso che lasciare Bergamo possa essere una cosa positiva, sia per quanto riguarda l’ambito sportivo sia per ciò che può essere un mio percorso di crescita personale”.

L’ultima domanda riguarda l’Europeo di Chemntiz appena conclusosi. Le tre sconfitte di fila con Croazia, Turchia e Spagna hanno portato l’Italia all’ottava posto: crede che l’Italbasket avrebbe meritato un piazzamento migliore?

“Assolutamente sì. Sia io che i miei compagni eravamo partiti con l’obiettivo di vincere una medaglia, visto e considerando che arrivavamo in Germania reduci da un argento ai Mondiali e da un bronzo al precedente Europeo. Purtroppo la sconfitta con la Croazia ci ha tolto molta fiducia, e nelle ultime due partite la stanchezza si è fatta sentire”.

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