• Abbonati
Stasera la finale

Domenghini punta sulla Croazia: “Merita, ma la Francia ha più energie”

Parla Angelo Domenghini (azzurro a Messico '70) e come al solito, non ha peli sulla lingua: "La squadra che mi ha deluso di più è la Germania, magari con la Under 21 avrebbe vinto il Mondiale"

“Il mio pronostico? Io dico Croazia. C’è un solo problema: ha giocato una partita in più e ha un giorno di riposo meno della Francia, pagherà lo sforzo e deve recuperare energie, ma è la squadra che merita il titolo mondiale”.

Parla Angelo Domenghini (azzurro a Messico ’70) e come al solito, non ha peli sulla lingua: “La squadra che mi ha deluso di più è la Germania, magari con la Under 21 avrebbe vinto il Mondiale. Ma la peggiore è stata l’Argentina, che sa solo vivere sugli spunti di Messi”.

Domingo ne ha anche per Cristiano Ronaldo: “Con lui la Juve non vincerà niente. Tra Barcellona e Real otto volte su dieci vince il Barcellona, il Real Madrid solo nelle finali sa trasformarsi e vincere, in partita secca è micidiale”.

E naturalmente Domenghini non risparmia l’Italia: “Dove sarebbe arrivata la nostra Nazionale in questo Mondiale? Dove è adesso, cioè fuori. E’ scarsa come organico, ci sono alcuni giovani buoni ma dovranno fare esperienza. Poi noi abbiamo la difesa più forte, ma abbiamo lacune a centrocampo e in attacco. E manca un leader. No, non credo che sfonderà Belotti. Vedremo in questi due anni cosa riuscirà a fare Mancini, ma non ha la possibilità di allenarli e lo aspetta un compito molto duro. Mancano tante cose e soprattutto quelli che la buttano dentro”.

Ma torniamo a questi Mondiali. Domenghini darebbe il Pallone d’oro a Modric: “E’ fantastico. Perisic e Mandzukic sono stati decisivi in semifinale, però è Modric il vero fuoriclasse. Bravissimo anche il belga Debruyne. Non capisco invece perché Deschamps si ostini a far giocare Giroud: la Francia ha Mbappè e Griezmann, una coppia incredibile, però manca un centravanti che faccia tanti gol, non vedo l’utilità di Giroud. Nella Croazia invece sanno giocare tutti i tre dell’attacco, hanno rapidità e cattiveria. La Croazia è completa, ha un centrocampo formidabile come del resto la Francia. Se hanno meritato la finale? Evidentemente sì, se sono riuscite ad arrivare fin lì. L’Inghilterra avrebbe meritato qualcosa in più, il Brasile ha una difesa di ferro, pensavo fosse favorito ma ha trovato il Belgio che si è dimostrato una delle squadre più forti di questo Mondiale, il migliore per qualità di gioco, con Hazard e Debruyne. E’ un buon Mondiale, anche se le stelle sono cadute presto, da Messi a Cristiano Ronaldo allo stesso Neymar”.

Ma Italia-Germania 4-3 a Messico 70, in cui anche Domenghini ha giocato per 120 minuti, resta la partita della leggenda? “Fino al 90′ non direi, era una partita… normale. Poi si è infiammata nei supplementari, è successo di tutto, ho fatto l’assist a Riva per il terzo gol e infine la rete di Rivera, sfiniti ma felici”.

Domenghini è ancora il bergamasco che ha segnato di più in Nazionale, sette reti: “Il gol che ricordo di più? Beh, quello contro la Svezia, anche per una papera del portiere, ci ha comunque regalato il passaggio del turno a Messico 70, però il più bello di tutti è la punizione contro la Jugoslavia, quella del 1968″. Cinquant’anni fa, l’8 giugno a Roma: grazie alla bomba di Domenghini l’Italia pareggiò a dieci minuti dalla fine, la finale fu ripetuta e “vincemmo il titolo europeo”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI