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In viaggio con lorenzo e niccolÒ

Islanda, si chiama Iceland ma ti scioglie il cuore fotogallery

Lorenzo e Niccolò questa volta ci portano alla scoperta dell'Islanda. Seguite anche i consigli e le avvertenze.

L’aereo attraversava l’Atlantico in direzione Keflavík ma il cielo sembrava illuminato a giorno nonostante fossero le 21; non sembrava vero!
Concluse le procedure di noleggio, guidiamo fino alla nostra capsula in Reykjavík senza perderci un tramonto da paura!

Sveglia presto a causa del sole che illumina la stanza già dalle prime ore dell’alba. Era il caso di procurarsi una bella mascherina per le notti successive.
Il primo giorno lo dedichiamo alla visita del famosissimo Circolo D’oro.
La prima tappa segnata è il parco di Þingvellir. Qui troviamo la grande spaccatura tra le due placche continentali; la placca Euro-Asiatica e la placca Nord-Americana.
L’antico Parlamento islandese si riuniva qui per le grandi decisioni del Paese.

Continuiamo la visita guidando verso Geysir e Strokkur, i due geyser più famosi d’Islanda; l’uno ormai inattivo a causa dei turisti che hanno gettato pietre al suo interno per anni, l’altro invece pare essere un orologio svizzero, difatti ogni 5-7 minuti erutta sorprendendo tutti i visitatori.

Concludiamo la visita a Gullfoss, ammirando la potenza di questa enorme cascata a doppio salto.

Tornati a Reykjavík ci siamo tolti la curiosità di vedere il museo fallologico, con i suoi 280 peni di diversi mammiferi. – Personalmente l’ho trovato un po’ noioso –
I giorni successivi li abbiamo vissuti a Sud, scoprendo la meravigliosa cascata di Skógafoss, con il suo salto di 60 metri e la Cascata di Seljalandsfoss che è possibile ammirare anche da un sentiero interno. È stata la prima volta che ho potuto osservarne una dal retro.

La curiosità nel vedere dal vivo i pulcinella di mare ci ha portati nel pomeriggio a cercarli sulle scogliere che le guide ci avevano indicato, ma fu un flop! Tornati in hotel per la cena, stanchi e abbattuti per il fallimento, decidiamo di andare a dormire, ma la titolare ci consiglia di ritentare verso le 22. Armati di macchine fotografiche, ripartiamo…

L’emozione nel vedere centinaia di Puffins svolazzare sulle scogliere di Dyrhólaey mi ha fatto dimenticare il sonno… Questi piccoli uccelli scavano profonde buche all’interno delle scogliere dove portano il cibo ai piccoli; di giorno trascorrono gran parte del tempo galleggiando sull’acqua per poi tornare nelle tane la sera.
La mattina seguente, dopo una lunghissima camminata, finalmente intravediamo la carcassa abbandonata sulle spiagge di Sólheimasandur dell’aereo della U.S. Navy, costretto ad un atterraggio d’emergenza nel 24 novembre 1973.

Qui ci troviamo a Vík, sulla spiaggia nera di Reynisfjara (dove Marco Mengoni ha girato il video Ti ho voluto bene veramente) è stata una delle vedute più belle dell’intero viaggio. Nel pomeriggio ci aspetta l’escursione con le motoslitte sulla calotta di ghiaccio più grande d’Europa del famoso vulcano Vatnajökull.
Non avevo mai sentito soffiare il vento con una tale potenza come alla Jökulsárlón Lagoon, qui le propaggini del ghiacciaio si staccano cadendo nelle acque della laguna, finendo il loro lento viaggio nell’Oceano Atlantico. Piccole foche giocano tra gli iceberg mentre sulla terraferma migliaia di sterne covano le loro uova attaccando chiunque si avvicini a curiosare.

La tappa intermedia della lunghissima attraversata tra Sud e Nord ci porta a Seyðisfjörður, un piccolissimo villaggio di pescatori dove il vento ne fa da padrone. Le casette colorate intervallano i verdissimi prati.
A Nord siamo stati accolti dalle balene nelle acque nei pressi di Húsavík. Sentire il soffio di questi giganti e vederli scendere in profondità è qualcosa di strepitoso. La condizioni indispensabili per gli avvistamenti sono:
Mare tranquillo
Una bella giornata non troppo ventosa (Facile vero?!)
Periodo da maggio a settembre
Noi siamo stati veramente fortunati!

La Cascata degli Dei (Goðafoss) con i suoi 30 metri di lunghezza è veramente una forza della natura mai quanto Dettifoss che con i suoi 44 metri resta la più potente d’Islanda.
La portata d’acqua e di fango trascinata da questa cascata è incredibile.
Alle 23:50 ci troviamo nella zona del lago Myavtan, ma il sole si avvicina all’orizzonte senza trovare la forza di cadere giù.

La particolarità di questo lago è la presenza nei tre mesi estivi di fastidiosissimi moschini che si nutrono delle alghe presenti nelle acque.
Interessantissima la visita al Bjarnarhöfn Shark Museum nella penisola di Snæfellsnes. L’anziano padrone accoglie i visitatori e invita ad assaggiare l’hákarl, carne di squalo fermentata, tipico – terrificante – piatto islandese.

Tappa obbligatoria prima della conclusione del nostro viaggio, nel punto dove Jules Verne iniziò il Viaggio al centro della Terra!
A pochi chilometri ci aspettavano una decina di Husky pronti a correre sulla neve trainandoci sulla slitta.
Questa esperienza non mi ha entusiasmato molto soprattutto nel vedere i cani legati a terra con catene cortissime.

CONSIGLI:
Procuratevi una comodissima mascherina per la luce del sole durante la notte!
No agli ombrelli ma si ai k-way aderenti!
Utilizzate i supermercati Bonus (quelli con l’insegna del maialino)
Fate sempre carburante appena vedete un distributore – fidatevi, perché per molti chilometri potreste non trovarne –
L’acqua è gratis in tutti i locali, ma state attenti a comprarla nei supermercati: 12 bottigliette da mezzo litro a 35€ (4200 corone)!
Non chiedete il piatto tipico dell’Islanda se siete di stomaco debole, vi lascio qui un link: Svið.

AVVERTENZE:
Partite con la consapevolezza che il tempo in Islanda cambia ogni ora quando va bene.
Qui il sito ufficiale delle previsioni islandesi: en.vedur.is
Indispensabile il noleggio dell’auto e prestate particolare attenzione quando aprite le portiere perché il vento potrebbe strapparle.
Prenotate in largo anticipo le Guesthouse e i voli.
Nei mesi invernali è facile trovare la Ring Road N.1 bloccata a causa della neve, costringendo i visitatori a restare nei pressi della capitale.
Nei mesi di maggio-giugno è il periodo in cui potete avvistare la maggior parte dei cuccioli di molte specie. (prestate particolare attenzione alle Sterne).

Questi 10 giorni in terra islandese mi hanno veramente stregato… devo tornarci assolutamente!
Per qualsiasi info non esitate a contattarmi, tutti i contatti qui.
Un grazie particolare alle mie compagne di avventura Chiara e Sabrina.

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