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L'investimento

Contro i dazi di Trump la Brembo apre un nuovo impianto in Cina

Alberto Bombassei, patron della Brembo, ha deciso di investire in Cina 100 milioni di euro per produrre due milioni di pezzi con 450 dipendenti.

Alberto Bombassei, patron della Brembo, ha deciso di investire in Cina 100 milioni di euro per produrre due milioni di pezzi con 450 dipendenti.

La Brembo scommette così sulla Cina inaugurando un nuovo stabilimento a Nanchino, insediamento industriale per le aziende italiane. Il nuovo impianto di Nanchino lavorerà per i costruttori occidentali di auto che si sono insediati da tempo nel primo mercato mondiale delle quattro ruote. Inoltre la Brembo fornirà anche ai costruttori cinesi, come Neo, che cominciano ad affacciarsi ai segmenti delle auto di lusso.

La decisione della Brembo nasce alla vigilia delle nuove regole che renderanno più semplice per le imprese occidentali insediarsi nella terra dell’ex impero Celeste. Una scelta, quella di Pechino, che va nella direzione opposta dell’amministrazione Trump: mentre Washington alza i muri dei dazi e costringe le aziende a duplicare gli stabilimenti per evitare il contraccolpo doganale, in Cina entreranno a breve in vigore norme che consentiranno alle società di insediarsi senza l’obbligo di unirsi in joint venture con aziende cinesi.

Il nuovo stabilimento cinese occupa 40 mila metri quadrati ed è in grado di lavorare circa 15 mila tonnellate di alluminio all’anno. A regime la fabbrica dovrebbe garantire un fatturato di circa 100 milioni di euro.

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