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Musica

Il concerto

Energia, buone vibrazioni e grande musica: riecco dal vivo il mito di Alan Parsons Project fotogallery

Il gran finale con “Eye in the Sky” ha dimostrato che gli anni Ottanta sono ancora tra noi, non passeranno mai: Lenny Zakatek e Massimo Numa e poi i musicisti e il coro per un bellissimo concerto al Lazzaretto.

Il gran finale con “Eye in the Sky” ha dimostrato che gli anni Ottanta sono ancora tra noi, non passeranno mai: tutto il pubblico, comodamente seduto per l’intero concerto al Lazzaretto di Bergamo, giovedì sera si è alzato raggiungendo i piedi del palcoscenico. Lenny Zakatek, intramontabile rockstar,  sostenuto da un “energetico” Massimo Numa, ha coinvolto la folla con la sua verve e la sua voce. “La voce è un muscolo, va allenato sempre. Soprattutto quando si arriva ad una certa età”, così Zakatek, voce storica di The Alan Parsons Project, scherzava davanti ai microfoni di Bergamonews. Classe 1947, una carriera musicale che vanta duemila concerti con i Gonzalez e dieci anni nei Project, a settant’anni Lenny canta ancora. Eccome! Lo ha dimostrato nel corso della serata sul palco della piccola Woodstock cittadina, il Lazzaretto. Una voce che vibra ancora, caratterizzata dall’inconfondibile stile soul, connotato da un eccezionale senso del ritmo.

Grazie alla sua voce dell’anima, negli anni Ottanta, periodo clou della carriera di Zakatek, fu ribattezzato come “the voice”, appellativo che in pochi al mondo si sono meritati, come il leggendario Frank Sinatra. “I Project avevano bisogno di un cantante melodico e ritmico allo stesso tempo, ecco perché è stato scelto”, ha raccontato Massimo Numa, ideatore dell’unione tra Lenny Zakatek e il Progetto Skeye.

Numa, chitarrista, compositore, produttore ha cavalcato il palco per due ore di concerto. Correndo da una parte all’altra del podio, ha unito tutti gli elementi che ha reso unica la serata: l’orchestra Gianandrea Gavazzeni, diretta dal Maestro Alberto Brena, il coro di dodici voci liriche e la band di otto elementi.

alan parsons project lazzaretto lenny zakatek

Due ore di spettacolo per quindici anni di storia dei Project: da “Mammagamma”, “I wouldn’t want to be like you”, “Old and Wise”, “The Gold Bug” e molti altri successi della storica e amatissima band. Il risultato è quello di una performance di altissima qualità, a cominciare dal lavoro dell’orchestra. Guidati dal maestro Brena e dal Maestro Cesare Zanetti, spalla, i musicisti sono stati l’elemento di valore della serata. In “Old and wise”, brano scritto di Eric Woolfson, cofondadore dei Project, scomparso nel 2009, il canto iniziale degli archi ha quasi fermato il tempo. Musica e parole si sono fuse nel ricordo di Lenny dei dieci anni vissuti come membro dei Project. Dieci anni che non si dimenticano, che stravolgono la vita.

Due ore di buone vibrazioni e di ricordi che hanno unito spettatori e protagonisti in un tributo al ritmo, alle emozioni, alla coralità di un evento unico (promosso dal Druso, dal Comune di Bergamo e da Bergamo Racconta). È il potere della musica, è il potere del rock.

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