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Francesco vattimo

Cardioncologia, Bergamo all’avanguardia: “Dosiamo la chemioterapia che può danneggiare il cuore”

Si chiama cardioncologia ed è una nuova branca della medicina che fonde le specialità di Cardiologia e Oncologia. Perché a la chemioterapia utilizza dei farmaci che hanno effetti collaterali, tra questi le tossine che colpiscono il buon funzionamento del cuore.

Si chiama cardioncologia ed è una nuova branca della medicina che fonde le specialità di Cardiologia e Oncologia. Perché la chemioterapia utilizza dei farmaci che hanno effetti cardiotossici.

Uno dei massimi esperti in questa branca della medicina è il dottor Francesco Vattimo, giovane e brillante cardiochirurgo, aiuto-medico nel Reparto di Cardiologia della Casa di cura “San Francesco”. Il 26 maggio scorso Vattimo è stato chiamato dalla società Sismed (Società italiana di Scienze mediche) ad un convegno nazionale a Milano per tenere una relazione su tematiche inerenti sulla cardioncologia. Con il dottor Vattimo a Milano c’era anche la Dottoressa Perlasca, responsabile del l’ambulatorio Valvulopatie ed il primario, il dottor Elio Maria Staffiere, responsabile del Reparto di Cardiologia presso la Casa di cura “San Francesco” di Bergamo, consigliere nazionale della Sismed.

“Dal 2014 mi occupo di questa parte della medicina che unisce la cardiologia e l’oncologia – spiega Francesco Vattimo -. Prima di intraprendere una cura chemioterapia, l’oncologo sottopone il paziente ad una visita dal cardiologo. Vecchi farmaci, ma anche alcuni dei nuovi ritrovati, hanno purtroppo un effetto cardiotossico e possono portare a scompenso cardiaco. Osservando le richieste di visite che arrivavano, la casa di cura San Francesco che è delle suore Cappuccine e che ha una mission particolare di attenzione ai bisogni sociali dei pazienti, abbiamo deciso di aprire un ambulatorio che dà una corsia preferenziale ai pazienti che devono intraprendere una cura chemioterapica. In pochi giorni visitiamo il paziente in modo che possa poi iniziare al più presto la chemio”.

Un ambulatorio speciale dove le infermiere sono diventate dei veri angeli custodi per questi pazienti colpiti dal cancro.

“Il primario del reparto di Oncologia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il dottor Tondini, vedendo le molte visite che effettuavamo mi ha convocato e da lì è partita una sinergia tra l’ospedale pubblico, l’Asl e la nostra casa di cura – continua il dottor Vattimo -. Il centro di tutto il nostro operare è il paziente e così oncologia e cardiologia si scambiano informazioni, consigli, dettagli, esperienze maturate nei diversi campi. Ogni paziente oncologico è seguito con una visita cardiologica trimestrale, in modo che si possano tenere sotto controllo gli effetti della chemioterapia e si introducano dei nuovi dosaggi che diano beneficio al cuore del paziente stesso”.

Solamente nel 2017 sono stati circa 600 gli accessi all’ambulatorio di cardioncologia della casa di cura San Francesco, 1.500 dal 2014. Pazienti non solo bergamaschi, ma che giungono da tutta la Lombardia, alcuni anche dall’Istituto dei tumori di Milano. Segno che Bergamo in questo campo è davvero all’avanguardia.

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