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L'intervista

Il Papa Buono in carcere, Bertè: “Per chi sta qui è un momento di ripensamento”

Il direttore sanitario della casa circondariale di Bergamo: "La preghiera dà sollievo, è una cosa che farà bene"

Nel tour che ha fatto durante il primo giorno del suo ritorno a Bergamo, sicuramente quello più toccante per la salma di Papa Giovanni XXIII è stato quello che l’ha portata nel carcere di Bergamo, in via Gleno.

Roncalli, infatti, durante la propria vita è sempre stato particolarmente sensibile verso le persone che, per colpa degli errori commessi, si sono visti privati della libertà.

Duecento detenuti, con le loro famiglie, hanno così dato il benvenuto alle spoglie di Papa Giovanni XXIII nella casa circondariale di via Gleno intorno alle 16.45. La salma è stata accolta sulle note dell’Anghelion Gospel Choir.

Tra i presenti anche Franco Bertè, direttore sanitario del carcere: “La preghiera è sempre un momento di sollievo che fa molto bene ai detenuti – ha spiegato -. Questo dell’arrivo della salma del Papa Buono dev’essere per tutti un momento di ripensamento”.

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