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Sistema paese 4.0

Bergamo: nuova sinergia tra Pubblica amministrazione e mercato fotogallery video

È la prima volta che si pensa ad una realtà in cui le amministrazioni comunali collaborano in modo innovativo e strategico con il tessuto imprenditoriale italiano, fatto da piccole e medie attività che devono poter contare su procedure burocratiche snelle e veloci per poter sopravvivere e fortificarsi.

Approda a Bergamo il roadshow nazionale “Sistema Paese 4.0 – Sinergie digitali tra Pa e mercato”. Il progetto, promosso da Confindustria Digitale, in collaborazione con il Team per la trasformazione digitale, è stato presentato nel pomeriggio di venerdì 18 maggio nella sala consiliare di Palazzo Frizzoni. Una location perfetta per presentare un progetto unico nella storia della nostra Repubblica: la trasformazione digitale della pubblica amministrazione.

Un cambiamento necessario sull’onda di un nuovo modo di concepire il bene pubblico. PA, privati cittadini ed imprese non più come realtà parallele, ma come dimensioni che possono collaborare per rendere migliore la macchina stato.

La PA non è un problema esclusivo dell’amministrazione comunale, ma di tutti noi come imprese e come singoli – commenta Enrico Cereda, presidente dello Steering Committee piattaforme digitali per la PA di Confindustria Digitale e responsabile del progetto Sistema PAese 4.0. – è un nuovo modo di raccogliere, usare, analizzare a condividere i dati. Si prospettano grandi opportunità per l’Ecosistema delle imprese”.

È la prima volta che si pensa ad una realtà in cui le amministrazioni comunali collaborano in modo innovativo e strategico con il tessuto imprenditoriale italiano, fatto da piccole e medie attività che devono poter contare su procedure burocratiche snelle e veloci per poter sopravvivere e fortificarsi. Per l’Amministrazione significherà risparmiare sui costi e offrire ai cittadini servizi migliori. Una svolta fondamentale per il Paese per aumentare la qualità delle prestazioni e dei servizi pubblici, ridurre deficit e debito pubblico, contribuire alla crescita di competitività delle aziende e all’attrattività del territorio.

Dalle imprese al cittadino. La nostra città è la quarta in Italia ad aderire al sistema Paese 4.0 ed entrare in ANPR, anagrafe nazionale della popolazione residente. “Un radicale cambio di prospettiva per i servizi al cittadino”, commenta il sindaco Giorgio Gori. Ora cambiare residenza non sarà più un’esperienza laboriosa e costosa.

“L’attuazione dell’Agenda Digitale – ha dichiarato Stefano Scaglia, Presidente Confindustria Bergamoè un’iniziativa importante e strategica per far avanzare la trasformazione digitale del Paese sia per quanto riguarda le relazioni tra imprese e pubblica amministrazione che per gli scambi tra imprese e imprese, velocizzando i processi amministrativi e i rapporti commerciali. Concretamente ciò si traduce in un abbattimento generale dei costi e in una maggiore efficienza. Guardiamo quindi con estremo interesse alle piattaforme abilitanti previste nel piano triennale per la digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione”.

Il battesimo dell’amministrazione comunale di Bergamo ha visto la presenza di Diego Piacentini, Commissario straordinario all’Agenda digitale, scelto dall’ex premier Matteo Renzi per traghettare l’Italia verso l’innovazione del futuro.

“L’industria 4.0 – afferma il commissario straordinario – non è totalmente competitiva se non c’è anche la cosa pubblica. La digitalizzazione della PA: questo è il punto su cui ci vogliamo focalizzare. Ci sono Paesi europei che hanno già compiuto questo passo già da anni, si meravigliano se viene offerto loro un servizio pubblico analogico. Italia 2018: ci meravigliamo se vengono offerti servizi digitali dalla PA”.

La PA digitalizzata diventerà la normalità per i cittadini italiani. Si potrà cambiate residenza, effettuare pagamenti e ricevere notifiche tramite applicazioni che ora sono in via di sperimentazione.

“Per trasformare digitalmente la pubblica amministrazione – conclude Piacentini – è necessaria una governance che parta dal centro, ma non è sufficiente. Solo con una sinergia concreta con le amministrazioni locali si può realizzare questo processo”.

Questa è la prospettiva di un’Italia più semplice, più veloce, più vivibile. Il cambiamento non può partire solo dalle pubbliche amministrazioni: lo Stato ha bisogno di un input che parta da cittadini e imprese. “Tutti noi siamo la pubblica amministrazione, dobbiamo prendercene cura”.

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